
Roma, costi alle stelle per le corse con Uber a Capodanno

La notte di San Silvestro, solitamente un’occasione di festa, si è trasformata in un incubo per molti romani e visitatori. A causa della crescente congestione cittadina, delle nuove regole introdotte dal Codice della Strada e dell’aumento del ricorso ai servizi di trasporto privato, i prezzi di Uber sono schizzati a livelli esorbitanti. Per chi ha cercato un’alternativa sicura all’auto privata, la realtà è stata dura: corse introvabili o tariffe spropositate hanno lasciato molti a piedi o costretto a soluzioni improvvisate. Le testimonianze di chi ha vissuto questa situazione sono emblematiche. Elena, una turista, ha pagato ben 180 euro per spostarsi tra quartieri centrali, mentre Edoardo, residente, ha rinunciato al rientro a casa per evitare una spesa di 200 euro. Un Capodanno che ha avuto un costo da record, trasformando il rientro a casa in una spesa maggiore di una cena al ristorante.
La crescente dipendenza dai servizi di trasporto privato come Uber ha messo in luce le difficoltà di un sistema non adeguato a gestire picchi di domanda così alti. Con il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore a dicembre, e i controlli più severi sui tassi alcolemici, molti hanno preferito lasciare l’auto a casa per evitare sanzioni. Tuttavia, l’alternativa si è rivelata altrettanto penalizzante, con tariffe triplicate e una scarsa trasparenza nei costi. Il fenomeno ha alimentato il malcontento dei cittadini, già esasperati dalla carenza di taxi, ridotti a un miraggio durante le festività. Per i romani, affrontare il caos dei trasporti urbani è diventato un’impresa, con accuse rivolte non solo a Uber, ma anche al sistema complessivo della mobilità cittadina, incapace di rispondere alle esigenze dei cittadini.
Nonostante i disagi, ci sono segnali positivi per il futuro. Il Comune di Roma ha avviato l’emissione di mille nuove licenze taxi, un’iniziativa che potrebbe alleviare la pressione sul sistema durante eventi di grande affluenza, come il Giubileo. Tuttavia, durante queste festività, i cittadini hanno dovuto improvvisare: molti hanno scelto di condividere corse tramite appelli sui social, dimostrando creatività e solidarietà per abbattere i costi. Destinazioni come Ostia Lido e le periferie della Capitale sono state al centro di queste iniziative, suggerendo un nuovo approccio alla mobilità urbana. Se il 2024 si è chiuso con polemiche e rincari, il 2025 si apre con la speranza che queste soluzioni emergenti possano diventare la base per un sistema di trasporti più accessibile e sostenibile.