
Roma, corteo pro-Pal: sequestrati bastoni e maschere antigas

Roma si è fermata per la grande manifestazione nazionale pro-Palestina, con un corteo che ha attraversato la Capitale da Porta San Paolo fino a San Giovanni. «Stiamo bloccando tutto. Siamo oltre 600mila persone», ha dichiarato Maya Issa, presidente del movimento degli studenti palestinesi, dal camion di apertura della manifestazione. Una folla imponente, con bandiere palestinesi e striscioni contro la guerra e il blocco su Gaza, ha invaso le vie del centro, paralizzando la viabilità e costringendo alla chiusura della stazione metro Piramide.
In previsione della manifestazione, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli lungo le principali arterie di accesso alla città. Durante le ispezioni, un’auto e due pullman sono stati fermati e perquisiti: all’interno sono stati rinvenuti maschere antigas, tute monouso, bastoni in legno e metallo. Tutto il materiale è stato sequestrato. A bordo vi erano circa 60 persone, condotte negli uffici di polizia per l’identificazione.
Gli attivisti hanno denunciato verifiche a tappeto su tutto il territorio: «A Roma Nord stanno fermando tutti i pullman, controllano uno a uno i passeggeri», hanno affermato i manifestanti del coordinamento pro-Pal e Flotilla, parlando di un presunto tentativo di scoraggiare la partecipazione. Secondo altri, controlli capillari si sarebbero verificati anche alle stazioni ferroviarie e ai caselli autostradali del sud e dell’est della città. Controlli dovuti e necessari, visto che proprio grazie a questi sono stati rinvenuti gli oggetti atti a offendere, verosimilmente accumulati per essere usato contro le forze dell’ordine.
La mobilitazione romana è stata il culmine di una giornata di proteste diffuse in tutta Italia. Secondo la Cgil, oltre due milioni di persone hanno partecipato ai cortei organizzati in più di 100 piazze. Da Torino a Milano, da Bologna a Ferrara, si sono registrati momenti di tensione e scontri con le forze dell’ordine. Le tangenziali di diverse città sono state bloccate, mentre nel settore dei trasporti ferroviari si sono verificati ritardi e cancellazioni. A Pisa, centinaia di manifestanti hanno invaso la pista dell’aeroporto, costringendo alla sospensione temporanea dei voli.
Il corteo romano, aperto dagli striscioni «Stop complicità con Israele contro occupazione e genocidio» e «Libertà per Anan, Ali e Mansour – Palestina libera», si è mosso compatto tra cori e slogan per la Flotilla e per la popolazione di Gaza. Gli organizzatori hanno invitato a non esporre bandiere di partiti o sindacati, ma solo quella della Palestina.
Al termine della giornata, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine: «Grazie alle donne e agli uomini in divisa per l’impegno. Siamo vicini alle decine di agenti feriti da estremisti». La situazione nella Capitale è rimasta sotto controllo, ma le autorità mantengono alto il livello di vigilanza in vista delle prossime ore, considerate a rischio per possibili nuovi disordini.