A Roma proseguono i controlli sulle abitazioni di edilizia residenziale pubblica (Erp) per individuare occupazioni abusive e verificare che gli inquilini abbiano effettivamente diritto a risiedere negli appartamenti assegnati. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Roberto Gualtieri e dall’assessore alle Politiche Abitative Tobia Zevi, ha intensificato le attività di verifica, creando un’unità di polizia locale dedicata. Nel corso del 2024 sono stati effettuati oltre 5mila controlli, che hanno portato alla scoperta di 250 casi di occupazioni abusive. Gli interventi hanno permesso di liberare gli alloggi irregolari e di destinarli agli aventi diritto, contribuendo a ridurre le lunghe liste d’attesa. A giugno 2024, infatti, si contavano ancora 18.608 nuclei familiari in attesa di un’abitazione popolare.
La strategia del Campidoglio si sviluppa su due fronti principali: la liberazione degli alloggi occupati illegalmente e il recupero dei canoni di affitto non pagati. Secondo i dati forniti dal dipartimento capitolino, il censimento in corso dovrebbe consentire di recuperare circa il 70% dei canoni Erp non riscossi. In molti casi, i vigili urbani sono riusciti a intervenire tempestivamente, grazie agli allarmi installati da Ater, sventando nuovi tentativi di insediamenti illegali. Tuttavia, alcune indagini hanno anche portato alla luce situazioni più complesse, in cui case popolari sono state utilizzate come basi operative dalla criminalità organizzata. Le verifiche in corso si avvalgono anche della collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, che ha il compito di analizzare i dati reddituali degli inquilini per individuare eventuali discrepanze rispetto ai requisiti previsti per l’assegnazione degli alloggi.
Per partecipare al censimento e aggiornare la propria situazione, i cittadini devono rivolgersi ai Caf convenzionati, portando con sé documenti d’identità, l’ultimo pagamento del canone, le visure catastali e, se necessario, il certificato di invalidità. Queste informazioni permettono di verificare se gli inquilini rispettano i requisiti per mantenere l’abitazione e di attivare piani di rientro per chi ha debiti pregressi. Tra le misure a sostegno delle persone più fragili figura un piano di rientro dilazionato in 120 rate, oltre a iniziative per facilitare i cambi alloggio e promuovere convivenze solidali. Parallelamente, il Comune ha stanziato 20 milioni di euro per la manutenzione straordinaria del patrimonio immobiliare Erp, che necessita di interventi urgenti. Tuttavia, prima di avviare i lavori, l’obiettivo dell’amministrazione è assicurarsi che le case siano occupate da persone che ne hanno effettivamente diritto, evitando ulteriori situazioni di degrado e irregolarità.