Roma, a inizio 2026 l’appello del processo per l’omicidio di Diabolik

16/10/2025

Si aprirà il prossimo 8 gennaio 2026 il processo d’Appello a Raul Esteban Calderon, alias Gustavo Alejandro Musumeci, per l’omicidio di Fabrizio Piscitelli, il leader degli Irriducibili Lazio conosciuto come Diabolik, ucciso con un colpo di pistola alla testa il 7 agosto 2019 nel Parco degli Acquedotti. Lo scorso 25 marzo, la Terza Corte d’Assise di Roma lo aveva condannato all’ergastolo, pur non riconoscendo l’aggravante del metodo mafioso, come richiesto dai pubblici ministeri Mario Palazzi, Rita Ceraso e Francesco Cascini, che su questo punto hanno presentato appello.

Secondo la sentenza di primo grado, «sono state ritenute attendibili le prove acquisite e pertanto dimostrate alcune circostanze di fatto: il contesto di criminalità organizzata in cui il delitto è maturato, il movente e i mandanti dell’omicidio, la reazione scatenata contro i mandanti dal gruppo di Piscitelli dopo il delitto, i legami strettissimi esistenti tra i mandanti e tra l’imputato, e il ruolo di killer professionista assolto dall’imputato al soldo di Bennato e Molisso».

Il quadro probatorio, spiegano i giudici nelle oltre quattrocento pagine di motivazioni, «è stato arricchito da nuovi elementi di prova, costituiti dalle chat criptate delle piattaforme Encrochat e Sky-Ecc, dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Fabrizio e Simone Capogna e dagli esiti di altri procedimenti penali». Elementi che, secondo la Corte, dimostrano «oltre ogni ragionevole dubbio l’appartenenza dell’imputato alla fazione criminale capeggiata da Leandro Bennato e Giuseppe Molisso e il ruolo di killer da lui assolto nell’omicidio».

Nell’atto d’appello i pm chiedono di acquisire nuovi dati, in particolare quelli relativi al traffico telefonico del cellulare di Bennato nel giorno dell’omicidio. Il dispositivo avrebbe agganciato prima la cella in prossimità dell’abitazione di Calderon e poi, alle 18:44, quella in viale Spartaco, a poca distanza dal luogo dell’agguato. L’obiettivo dell’accusa è ottenere il riconoscimento dell’aggravante mafiosa, che sarà sostenuta anche dalle parti civili, rappresentate dalla madre, dal fratello e dalla sorella di Piscitelli.

«Noi continueremo a sostenere l’aggravante del metodo mafioso perché dall’attenta lettura della sentenza di primo grado – sottolinea l’avvocato Tiziana Siano, legale di parte civile – l’omicidio è ben contestualizzato sia nelle modalità sia nella motivazione e nell’ambito in cui è stato commesso. Non si comprende per quale motivo, a fronte di questa ricostruzione dettagliata, non si sia riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso».

La difesa di Calderon, invece, contesta l’ergastolo e l’aggravante della premeditazione, sostenendo l’assenza di prove dirette sulla responsabilità dell’imputato. «Con questa sentenza – afferma l’avvocata Eleonora Nicla Moiraghi – sono stati processati e condannati gli assenti, ossia i presunti mandanti dell’omicidio di Piscitelli, i quali però non erano parti in causa e non hanno potuto difendersi. La corte ha ignorato che l’intero materiale investigativo era già stato vagliato in precedenza, con archiviazione per mancanza di riscontri».

Secondo le motivazioni della condanna, Piscitelli fu ucciso perché aveva chiesto un “pizzo” da 300.000 euro ad Alessandro Capriotti, detto il Fornaro o il Miliardero, e perché la sua fazione criminale entrava in contrasto con quella di Bennato e Molisso, con cui Capriotti era legato da rapporti di amicizia e affari. «L’analisi congiunta delle risultanze istruttorie consente di comprendere che Capriotti non ha agito da solo, ma con il concorso di Leandro Bennato e Giuseppe Molisso. L’omicidio è maturato in un contesto di criminalità organizzata, e la finalità perseguita era l’eliminazione, con modalità eclatanti, di una figura carismatica ma ingombrante come Piscitelli», scrivono i giudici.

Nelle motivazioni emerge anche la premeditazione: «La decisione di uccidere Diabolik – spiegano – fu presa dopo il rifiuto opposto da Piscitelli di accettare l’orologio offerto da Capriotti come acconto sul debito. Capriotti manifestò apertamente l’intenzione di ammazzarlo e lo attirò con l’inganno al Parco degli Acquedotti il 7 agosto, lo stesso luogo dei loro precedenti incontri, per coglierlo di sorpresa».

L’Appello si aprirà dunque davanti alla Prima Corte d’Assise d’Appello di Roma, chiamata a riesaminare uno dei casi criminali più complessi e simbolici degli ultimi anni nella Capitale.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona RomaNews 24 – Le notizie da Roma in tempo reale

Potrebbero interessarti

Roma, deruba l’amica e scappa in Spagna: “beccata” su Facebook

Roma, deruba l’amica e scappa in Spagna: “beccata” su Facebook

Un’amicizia profonda, coltivata per anni tra cene, confidenze e progetti di vita condivisi, si è trasformata in un’amara vicenda giudiziaria conclusa con una condanna. Il tribunale di Roma, in piazzale Clodio, ha inflitto un anno e mezzo di reclusione a Nubis Berta Alvarez, 59 anni, originaria del Nicaragua e residente nella Capitale, riconosciuta colpevole di […]

14/12/2025

Fidene, sventato un attentato con una bomba da 2 kg di tritolo

Fidene, sventato un attentato con una bomba da 2 kg di tritolo

Un ordigno esplosivo pronto all’uso, un telecomando per azionarlo a distanza e un quantitativo di droga nascosti all’interno di un box. È quanto hanno scoperto gli uomini della Squadra Mobile nel primo pomeriggio di ieri a Fidene, nel quadrante nord della Capitale, facendo scattare un allarme che ha riportato l’attenzione sulla crescente tensione legata al […]

13/12/2025

Roma, spari nella notte a Don Bosco: gambizzato un 19enne

Roma, spari nella notte a Don Bosco: gambizzato un 19enne

Roma torna a fare i conti con le armi da fuoco e con una violenza che sembra seguire schemi già visti. Nella notte tra giovedì e venerdì un ragazzo italiano di 19 anni è stato gambizzato in via Calpurnio Pisone, nel quartiere Don Bosco, a ridosso di viale Palmiro Togliatti. Almeno tre i colpi esplosi, […]

12/12/2025

Condannato il netturbino che drogava e stuprava le vittime: 9 anni e 10 mesi

Condannato il netturbino che drogava e stuprava le vittime: 9 anni e 10 mesi

Ubaldo Manuali, 61 anni, conosciuto nel suo paese come il “Keanu Reeves di Riano” per il suo aspetto e soprannome tra conoscenti, è stato condannato in secondo grado a 9 anni e 10 mesi di reclusione per violenza sessuale aggravata e diffusione illecita di immagini esplicite. La Corte d’appello di Roma ha confermato integralmente la […]

11/12/2025

Violenza alla metro Jonio, indagini senza sosta: la vittima sarà riascoltata

Violenza alla metro Jonio, indagini senza sosta: la vittima sarà riascoltata

Proseguono senza sosta le indagini dei carabinieri della Compagnia di Montesacro dopo la denuncia presentata da una studentessa universitaria di 23 anni, che domenica sera ha raccontato di essere stata aggredita e violentata da tre uomini all’uscita della stazione metro Jonio. La giovane, originaria della Calabria e fuori sede a Roma per motivi di studio, […]

11/12/2025

Violenza in uno stabile occupato alla Magliana: l’indagato è libero

Violenza in uno stabile occupato alla Magliana: l’indagato è libero

Un vuoto normativo, una violenza brutale e l’ennesima vicenda che riaccende i riflettori sulle occupazioni abusive e sulla sicurezza urbana. Alla Magliana, in uno stabile fatiscente di via dell’Impruneta, un ventenne peruviano è stato violentato da un coetaneo e lasciato in strada ferito, incapace di muoversi. Un terzo ragazzo, presente per tutta la durata dell’aggressione, […]

11/12/2025

Sgominata dai carabinieri la gang di Primavalle: 11 arresti

Sgominata dai carabinieri la gang di Primavalle: 11 arresti

Una violenza feroce, organizzata, ripetuta. Un gruppo di ragazzi, alcuni appena maggiorenni e altri ancora minorenni, trasformati in aguzzini capaci di sequestrare, torturare e umiliare coetanei all’interno di un garage del quartiere Primavalle. È questa la realtà ricostruita dai carabinieri e messa nero su bianco dal gip Livio Sabatini, che ha disposto il carcere per […]

10/12/2025

Roma, pirata della strada travolge un corriere: muore un 67enne

Roma, pirata della strada travolge un corriere: muore un 67enne

Aveva iniziato il suo turno di lavoro come ogni mattina, prima che la città si svegliasse del tutto. Alle 4.30, però, la routine di Roberto Sabbatini, 67 anni, si è spezzata in un istante. Il suo furgone Dacia Dokker, con cui stava consegnando pane e cornetti ai bar della zona, è stato centrato da una […]

10/12/2025

Roma, stupro al Tufello: studentessa violentata da tre nordafricani

Roma, stupro al Tufello: studentessa violentata da tre nordafricani

Roma è di nuovo scossa da un episodio di violenza che riapre il dibattito sulla sicurezza urbana, soprattutto nelle ore notturne. Una studentessa fuori sede di 23 anni ha raccontato di essere stata aggredita e stuprata da tre uomini di origine nordafricana nella notte tra sabato e domenica, nei pressi della stazione della metropolitana Jonio, […]

10/12/2025