
Roma, 55enne colpito da infarto in piazza Venezia: salvato dai carabinieri
Una giornata di lavoro che poteva trasformarsi in tragedia si è conclusa con un salvataggio miracoloso nel cuore di Roma. Un uomo di 55 anni, impegnato ad allestire una sala convegni in un palazzo di piazza Venezia, è stato colpito da un infarto poco prima dell’inizio di un evento. Mentre sistemava l’impianto audio, si è accasciato improvvisamente a terra, privo di sensi. Le sue condizioni erano gravissime, ma il destino ha voluto che nei pressi si trovasse una pattuglia di carabinieri a piedi.
Una donna, testimone della scena, ha lanciato l’allarme correndo incontro ai militari. «Un uomo sta male!», ha gridato ai tre giovani dell’Arma, due appartenenti alla Compagnia speciale di Roma e uno al Comando di piazza Venezia, che si trovavano nella zona per un servizio ordinario. Quando sono entrati nella sala, l’uomo era già in arresto cardiaco. I carabinieri hanno immediatamente iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare e utilizzato un defibrillatore semiautomatico, mantenendo la calma e seguendo ogni procedura. Proprio quella prima scarica, spiegano i medici del Santo Spirito, «è stata essenziale per salvargli la vita».
Pochi minuti dopo sono arrivati i sanitari del 118, che hanno stabilizzato il 55enne e lo hanno trasportato d’urgenza in ospedale. I carabinieri, saliti sulle moto di servizio, hanno scortato l’ambulanza nel traffico romano, consentendo al mezzo di raggiungere il pronto soccorso in tempi record. Ora l’uomo è ricoverato in prognosi riservata, ma fuori pericolo.
Ieri mattina i tre militari sono andati a fargli visita al Santo Spirito, per sincerarsi delle sue condizioni. Un gesto di umanità che ha commosso familiari e medici. Dal Comando di piazza Venezia spiegano che si tratta di carabinieri di recentissima aggregazione, ma che hanno saputo dimostrare sangue freddo e competenza nonostante la giovane età. «Ancora una volta – hanno commentato Carmine Caforio e Mario Panarello, segretari dell’Usmia Carabinieri – i nostri uomini hanno dimostrato che l’uniforme non è solo simbolo di giustizia e legalità, ma anche di dedizione, professionalità e umanità. Il loro intervento tempestivo ha salvato una vita, incarnando i valori più autentici dell’Arma».