
Roma, 46enne tunisino ruba un coltello al mercato e minaccia i passanti

Attimi di terrore nel cuore dell’Esquilino, a pochi passi dalla stazione Termini, dove ieri mattina un uomo di 46 anni, cittadino tunisino, ha seminato il panico tra i passanti di piazza Guglielmo Pepe. L’uomo, in preda a un violento scatto d’ira, ha iniziato a inveire contro i senza fissa dimora presenti in piazza, accusandoli del presunto furto del suo telefono cellulare. Le forze dell’ordine, tuttavia, non hanno trovato alcun riscontro alla sua versione dei fatti.
Quando la rabbia è esplosa, il 46enne ha afferrato un coltellaccio da macellaio con una lama di 25 centimetri all’interno del vicino mercato Esquilino, trasformando un normale martedì mattina in un incubo. Brandendo l’arma, è tornato in strada, minacciando chiunque gli capitasse a tiro. Grazie alle numerose segnalazioni arrivate al Numero unico di emergenza 112, sul posto sono intervenute in pochi minuti diverse pattuglie di polizia e carabinieri. Gli agenti hanno immediatamente isolato l’uomo, cercando prima di tutto di evitare che potesse farsi del male o colpire qualcuno. Dopo alcuni momenti di alta tensione, l’aggressore è stato bloccato e disarmato, quindi accompagnato negli uffici del commissariato Esquilino per l’identificazione.
L’uomo, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine per furti e scippi commessi tra Termini e l’Esquilino, è stato arrestato con le accuse di minacce aggravate e furto. Questa mattina sarà processato per direttissima e, secondo fonti investigative, è probabile che l’arresto venga convalidato.
L’episodio riaccende i riflettori su un rione complesso, dove convivono realtà profondamente diverse. L’Esquilino, da sempre crocevia di culture e commercio, è anche teatro di problemi di sicurezza, microcriminalità e degrado urbano: basta percorrere pochi metri per imbattersi in zone franche. L’intera area è considerata ad alto impatto e l’attenzione delle forze dell’ordine è quotidiana.
Negli ultimi mesi, polizia, carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale hanno intensificato i controlli, affiancati dagli interventi dell’Ama per il ripristino del decoro urbano. Nonostante ciò, molti residenti continuano a segnalare episodi di degrado e insicurezza, soprattutto nelle ore serali. Le attività commerciali e culturali che attirano turisti e cittadini hanno un effetto positivo, ma non bastano. L’ideale sarebbe che ognuno facesse la propria parte: le forze dell’ordine nel prevenire i reati, gli operatori sociali nel sostenere le persone fragili, e i cittadini nel denunciare ciò che non va.
Un appello alla collaborazione tra istituzioni e comunità locale, in un quartiere che resta simbolo delle contraddizioni della Capitale: tra desiderio di rinascita e la fatica quotidiana di liberarsi dal degrado.