
Roma, 20 gruppi di truffatori e borseggiatori sono l’incubo dei turisti

L’allarme sicurezza torna a scuotere il cuore di Roma. In pochi giorni la Polizia locale ha individuato almeno venti “batterie” di truffatori e borseggiatori operative tra il Tridente e il centro storico, con epicentro nei luoghi più affollati da turisti come Fontana di Trevi, il Pantheon e il Colosseo. Le denunce di residenti e commercianti hanno portato a controlli serrati e blitz mirati che hanno già portato ad arresti e sequestri.
Nell’ultimo intervento, gli agenti del gruppo Spe (Sicurezza pubblica emergenziale) hanno fermato una coppia di giovani romeni, sorpresi a inscenare il gioco delle tre campanelle in piazza del Colosseo. La donna, di bell’aspetto, si fingeva una turista che aveva appena vinto per attrarre le vittime, custodendo allo stesso tempo il denaro degli incassi. I due, entrambi con precedenti specifici, sono stati arrestati in flagranza, mentre soldi e attrezzature sono stati sequestrati. Solo pochi giorni fa, altri sette romeni erano stati denunciati per raggiri ai turisti nei vicoli attorno a Fontana di Trevi.
Secondo le indagini, non si tratta di episodi isolati ma di un sistema criminale ben organizzato. Bande soprattutto di rom e latinos (nelle stazioni della metropolitana), ma anche dell’Est Europa e cinesi si dividono il territorio romano, con squadre da 10-15 persone. Le zone più presidiate sono Trevi, via del Corso, piazza di Pietra e largo Agnesi, oltre alle aree di Colle Oppio e via Annibaliano, dove si moltiplicano i furti su auto dei turisti in sosta.
Le gang adottano tattiche raffinate: comunicano via cellulare, dispongono di vedette che segnalano l’arrivo delle forze dell’ordine e arrivano persino a pedinare gli agenti in borghese per avvisare i complici. Le donne, invece, sono impiegate come custodi della refurtiva, consapevoli delle difficoltà operative delle pattuglie non sempre composte da personale femminile per le perquisizioni.
Il quadro tracciato dagli investigatori mostra come i gruppi dell’Est abbiano progressivamente scalzato le bande campane tradizionalmente attive nel centro storico, spartendosi le zone e specializzandosi nei borseggi e nelle truffe ai danni dei turisti. Secondo i report della Polizia locale, l’attività criminale non solo è in crescita, ma si avvale di una struttura parcellizzata e coordinata, con regole interne che confermano il carattere organizzato del fenomeno.
Le operazioni di contrasto proseguono quotidianamente, ma l’impressione è che la sfida per la sicurezza nelle aree monumentali della Capitale sia tutt’altro che conclusa.