
Rapine violente a Trastevere: in manette un tunisino 23enne, caccia ai complici

Le indagini della polizia hanno portato all’arresto di un 23enne di origini tunisine, accusato di far parte di una banda di rapinatori responsabile di almeno due aggressioni violente tra giugno e luglio a Trastevere. Decisive, per incastrare il gruppo, sono state le immagini delle telecamere di video sorveglianza e le testimonianze delle vittime, che hanno fornito descrizioni precise dei loro aggressori.
L’ultimo episodio risale al 23 luglio e ha avuto come vittima un 25enne residente a Giardinetti. Dopo una serata tra i locali del quartiere, il giovane è stato attirato lontano dagli amici da un complice della banda. In pochi istanti è stato circondato da quattro individui, colpito ripetutamente con calci e pugni e derubato della catenina e del marsupio. Nonostante un tentativo di reazione, il ragazzo è stato ulteriormente aggredito con lancio di bottiglie di vetro e privato anche di soldi e gioielli. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Trastevere, a cui la vittima ha fornito un identikit dettagliato.
Analizzando i filmati di piazza Trilussa, gli investigatori hanno individuato i sospetti, poi riconosciuti dalla vittima. Poche ore dopo, uno di loro è stato intercettato mentre camminava lungo Ponte Sisto: l’abbigliamento e i tratti fisici combaciavano perfettamente con quelli ripresi dalle telecamere. Il 23enne è stato arrestato con l’accusa di rapina aggravata. Un altro complice è stato individuato e denunciato, mentre la ricerca degli altri due membri della banda è ancora in corso.
Gli inquirenti hanno collegato l’episodio di luglio a un’altra rapina avvenuta a fine giugno, che ha avuto come vittima un 22enne romano. Il giovane, mentre attraversava Ponte Sisto, è stato aggredito con calci, pugni e bottiglie di vetro per essere derubato della sua catenina d’oro e del marsupio. Nonostante la zona fosse affollata, nessuno è intervenuto, e il gruppo è riuscito ad allontanarsi indisturbato. Anche in questo caso la denuncia presentata al commissariato ha avviato le indagini, ora concentrate sull’identificazione e la cattura dei due rapinatori ancora a piede libero.