
Torna la Raggi : non sciolgo la mia commissione Expo, i lavori vanno fatti

Virginia Raggi ha ricevuto un forte colpo politico dopo il completo fallimento dell’Expo 2030, per il quale Roma non si è nemmeno classificata tra le due più papabili.
Ma da questo fallimento miserabile la Raggi vuole ottenere qualcosa di positivo: fornire lo stesso ai quartieri popolari quei fondi e quei progetti che sarebbero stati erogati se Roma avesse vinto il concorso.
Ma cosa centra l’ex sindaca di Roma?
Virginia Raggi è stata scelta come Presidente della Commissione Capitolina Expo 2030, ruolo molto conteso, ma alla fine è stata scelta lei soprattutto per la sua vasta esperienza nell’Amministrazione di Roma.
Ma la commissione, che si sarebbe dovuta sciogliere per la vergogna nell’esatto istante della pubblicazione dei risultati, non cesserà le sue attività. Il motivo è spiegato nella nota di oggi, 6 dicembre dalla Presidente di Commissione.
“Non possiamo e non vogliamo vanificare quanto buono fatto finora“
Così la Raggi si terrà il posto che aveva ottenuto con tanta fatica, mentre si spera che nel Quadrante di Tor Vergata, dove la Raggi e l’Amministrazione Capitolina avevano messo gli occhi per le prime ristrutturazioni, partano prima o poi.
Un progetto che diventerà indipendente da quello Expo 2030 la ex-sindaca procederà a dei progetti “paralleli” rispetto a quelli dell’Amministrazione che già aveva cominciato destinare alle stesse zone i fondi del PNRR.