
Prima fumata nera al Conclave: attesa per le votazioni di domani

Gli occhi del mondo erano puntati sul comignolo della Cappella Sistina questo pomeriggio, nell’attesa febbrile del segnale che avrebbe indicato l’elezione del nuovo Pontefice. Dopo ore di preghiera e deliberazioni a porte chiuse, il verdetto è giunto, visibile a decine di migliaia di fedeli radunati in Piazza San Pietro e a milioni di persone collegate in tutto il globo: fumata nera.
Il fumo denso e scuro che si è levato dal piccolo camino ha dissipato le speranze di una rapida conclusione del Conclave nel suo primo giorno. Questo significa che i cardinali elettori non sono ancora riusciti a raggiungere la maggioranza dei due terzi necessaria per eleggere il successore di Pietro.
La giornata era iniziata con la solenne processione dei cardinali e la Messa Pro Eligendo Pontifice celebrata nella Basilica di San Pietro. Nel pomeriggio, i 133 cardinali elettori hanno fatto il loro ingresso nella Cappella Sistina, pronunciando il giuramento di mantenere il segreto sulle operazioni del Conclave. Subito dopo, si è proceduto con la prima votazione.
L’attesa in Piazza San Pietro è stata palpabile. Maxi-schermi erano stati allestiti per permettere ai fedeli di seguire gli sviluppi. Al comparire del fumo nero intorno alle ore 21:00, un mormorio misto di delusione e rinnovata speranza si è levato dalla folla. La fumata nera, sebbene indicativa di una mancata elezione immediata, è parte integrante del processo e non scoraggia la fede dei presenti.
Storicamente, la prima fumata di un Conclave è quasi sempre nera. Richiede tempo e diverse votazioni affinché emerga un consenso sulla figura del nuovo Papa. Il processo prevede fino a quattro votazioni al giorno: due al mattino e due al pomeriggio. Dopo ogni sessione di voto senza esito positivo, le schede vengono bruciate con l’aggiunta di sostanze che producono fumo nero.
Ora, l’attenzione si sposta alla giornata di domani, quando i cardinali si riuniranno nuovamente nella Cappella Sistina per continuare il loro compito di discernimento e preghiera, nella speranza che lo Spirito Santo possa illuminare la loro scelta. I fedeli rimangono in preghiera, fiduciosi che presto il “bianco” del fumo annuncerà al mondo l’Habemus Papam.
L’esito della prima votazione sottolinea la complessità del compito che attende il Collegio Cardinalizio. La Chiesa universale guarda con attenzione a questi giorni cruciali, confidando nella saggezza e nella guida dei cardinali per la scelta del nuovo Pastore. L’attesa continua.