
Polizia locale: non sostengono la prova fisica per salute. Il Tar accoglie il ricorso di tre candidati esclusi

Si riaprono i giochi per il concorso bandito dal Comune di Roma nell’aprile 2023 per l’assunzione di 800 istruttori di Polizia locale. Il Tar Lazio ha accolto i ricorsi di tre candidati esclusi per non aver sostenuto la prova fisica a causa di problemi di salute, ai quali il Comune aveva negato un secondo differimento della prova. I giudici amministrativi hanno stabilito che il rifiuto del Comune di Roma di concedere un ulteriore rinvio della prova fisica, nonostante le certificazioni mediche, è stato illegittimo. Secondo il Tar, tale decisione non era giustificata da ragioni organizzative o finanziarie e non avrebbe compromesso i tempi di conclusione della procedura concorsuale.
I tre candidati, due donne e un uomo, potranno ora sostenere la prova fisica e, in caso di successo, essere reintegrati nella graduatoria finale del concorso. La vicenda riaccende il dibattito sulla gestione delle procedure concorsuali e sul rispetto dei diritti dei candidati, evidenziando l’importanza di un approccio flessibile e attento alle esigenze individuali. Il Comune di Roma, intanto, dovrà adeguarsi alla sentenza del Tar e rivedere le modalità di svolgimento del concorso per garantire la piena equità e trasparenza della selezione.
Per superare la prova fisica, i tre candidati dovranno compiere: una corsa di 800 metri piani nel tempo massimo di 4 minuti, un salto in alto di un’altezza di un metro da ottenere in un massimo di tre tentativi, dieci piegamenti sulle braccia continuativi in due minuti, per gli uomini; una corsa di 800 metri nel tempo limite di 5 minuti, un salto in alto con la sbarra posta a 85 cm e sette piegamenti sulle braccia, per le donne.