
Piano casa, ipotesi di convertire 15mila immobili in alloggi sociali
Il Piano casa entra nel vivo con una proposta che punta a coinvolgere direttamente l’Agenzia del Demanio nella creazione di nuove residenze a vocazione sociale. L’idea, inserita in un emendamento segnalato da Fratelli d’Italia alla Manovra, mira a destinare una parte dei 15mila immobili e terreni gestiti dall’Ente a progetti abitativi pensati per giovani, famiglie e categorie fragili, senza costi aggiuntivi per lo Stato e sfruttando il partenariato pubblico-privato.
Il patrimonio disponibile del Demanio — circa il 35% del totale — rappresenta un tesoretto di 2 miliardi di euro, composto per il 92% da immobili di valore inferiore ai 200mila euro e per oltre la metà da terreni. Un patrimonio diffuso soprattutto nei piccoli e medi Comuni, solo il 9% nelle grandi città. «È un’occasione per trasformare ciò che oggi è inutilizzato in valore sociale», spiegano fonti parlamentari coinvolte nel progetto.
La proposta prevede che l’Agenzia individui gli immobili “non in uso né suscettibili di uso governativo” da destinare a residenze sociali, in accordo con il ministero dell’Economia. La leva giuridica sarà quella delle partnership pubblico-private, con la possibilità di concedere il diritto di superficie fino a 90 anni per permettere ai privati di investire nella ristrutturazione, nel recupero e nella gestione degli alloggi. Una procedura semplificata, basata su una conferenza dei servizi unica, sostituirà autorizzazioni e titoli edilizi, accelerando i tempi.
Nel progetto rientra anche la possibilità di assegnare gratuitamente alcuni immobili alle amministrazioni territoriali, un meccanismo già presente nel patrimonio “indisponibile” in attesa di trasferimento ai Comuni. «L’obiettivo è ampliare l’offerta di case accessibili senza gravare sulla finanza pubblica», spiegano i promotori dell’emendamento.
Il Piano casa, annunciato nei mesi scorsi sia dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sia dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, si muove su due direttrici: abitazioni dedicate agli anziani e affitto con riscatto per i giovani. Per questo capitolo la Lega intende destinare 877 milioni, attivando i primi interventi già dal 2026.
Intanto la Manovra entra nella fase più delicata. Nei prossimi giorni arriverà la prima scrematura degli emendamenti, mentre un nuovo vertice di maggioranza definirà i paletti per le modifiche senza alterare i saldi di bilancio. L’obiettivo è portare il testo in Aula al Senato entro il 15 dicembre e arrivare all’approvazione definitiva entro fine anno.
Tra le priorità del governo torna anche il tema sicurezza. «Vogliamo più risorse per le forze dell’ordine, più assunzioni, più divise e più telecamere», ha ribadito Salvini, confermando l’intenzione di inserire nel provvedimento interventi destinati a rafforzare il controllo del territorio.