
Otto attivisti di Ultima Generazione rinviati a giudizio

Mentre l’attesa cresce per l’inizio dell’82esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, un episodio dello scorso anno torna alla ribalta: l’invasione di campo da parte degli attivisti di Ultima Generazione. Era il 13 maggio 2023 quando nove manifestanti fecero irruzione durante due match sui campi “Petrangeli” e “Numero 12” del Foro Italico, incollandosi agli spalti e interrompendo il gioco.
Ora, otto di questi attivisti sono stati rinviati a giudizio. Le accuse variano a seconda del ruolo di ciascuno e includono lancio di materiale pericoloso, scavalcamento e invasione di campo durante una manifestazione sportiva. Per due degli imputati, si aggiungono anche le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Gli attivisti avevano acquistato regolarmente i biglietti per accedere all’impianto sportivo. Poco prima delle 12, quattro di loro fecero irruzione contemporaneamente sui campi dove si stavano disputando l’incontro femminile tra l’americana Madison Keys e la rumena Sorana Cristea, e il doppio Gonzalez/Roger-Vasellin contro Arevali Pavic. Indossando gilet arancioni con la scritta “Fondo riparazione” – la richiesta di Ultima Generazione per affrontare i danni del cambiamento climatico – gli attivisti scavalcarono le barriere lanciando coriandoli e vernice sui campi, tra i fischi del pubblico.
Contemporaneamente, altri cinque manifestanti, rimasti tra gli spettatori, si incollarono i piedi agli spalti, dichiarando di voler «richiamare il pubblico all’emergenza climatica, sociale e democratica che sta attraversando il nostro paese». La protesta costrinse i tennisti a sospendere immediatamente le partite e a ritirarsi negli spogliatoi per oltre mezz’ora, il tempo necessario alle forze dell’ordine per allontanare i manifestanti e agli addetti alle pulizie per rimuovere vernice e coriandoli dai campi da gioco.
Le conseguenze non tardarono ad arrivare: tutti e nove gli ambientalisti furono identificati, condotti al commissariato Prati e denunciati. Pochi giorni fa, l’udienza preliminare a piazzale Clodio si è conclusa con il rinvio a giudizio di otto persone, accusate di aver «in concorso tra loro – si legge nel capo di imputazione – invaso i campi di gioco determinando l’interruzione per circa 30 minuti delle partite».
La situazione si è aggravata per due degli imputati, accusati anche di resistenza e lesioni. In particolare, un consulente legale di 34 anni si sarebbe dimenato «scalciando» contro gli agenti una volta portato in commissariato, causando lesioni a un poliziotto a un braccio. L’imputato, dal canto suo, sostiene di essere stato vittima di una reazione «violenta» da parte della sicurezza durante l’allontanamento dal campo.
Mentre l’attenzione si sposta sui prossimi match degli Internazionali, resta vivo il dibattito sulle forme di protesta e sul delicato equilibrio tra il diritto di manifestare e il rispetto per gli eventi sportivi e per il pubblico. Il processo agli attivisti di Ultima Generazione riapre una ferita ancora fresca nel ricordo degli appassionati di tennis presenti quel giorno al Foro Italico.