
Occupazione record a Roma, grazie al PNRR e al Giubileo

Roma e il Lazio registrano un’occupazione record nel 2024, con 2 milioni 415 mila persone al lavoro, il numero più alto di sempre. Un trend che evidenzia la salute dell’economia regionale, in forte ripresa dopo la pandemia. Alla crescita dell’occupazione corrisponde un tasso di occupazione generale del 64%, superiore alla media nazionale. Nella Città metropolitana di Roma, il tasso sale al 65,8%. I dati, elaborati dalla Camera di Commercio di Roma sulla base dei dati Istat, confermano un trend positivo.
Buone notizie anche per l’occupazione femminile, con un tasso del 55,8% nel Lazio e del 58,5% a Roma, anche se persiste un divario di genere. «I dati Istat sull’occupazione a Roma e nel Lazio, nel 2024 ci confermano, insieme al dato sulla crescita delle imprese, che l’economia del nostro territorio è in buona salute», sottolinea al quotidiano Il Messaggero Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio. Gli investimenti del PNRR e del Giubileo stanno avendo un impatto positivo.
I settori che trainano la crescita sono il commercio, l’ospitalità e i servizi, con 30 mila posti di lavoro in più, seguiti dall’industria e dalle costruzioni. In calo l’occupazione nel settore agricolo. Il tasso di disoccupazione è in calo, sia nel Lazio (6,4%) che a Roma (6%). Anche la disoccupazione giovanile è in diminuzione.
«Restano alcune criticità sulle quali dobbiamo lavorare», spiega Tagliavanti, evidenziando la necessità di ridurre il divario tra domanda e offerta di lavoro, ovvero il “mismatching”. Nel 2024, le imprese hanno avuto difficoltà a trovare personale qualificato nel 42% dei casi a Roma e nel 44% nel Lazio. «Un dato davvero alto e in aumento rispetto al 2023, che va ridotto con l’impegno di tutti, investendo ancora di più nella formazione professionale e nelle politiche di orientamento al lavoro», aggiunge Tagliavanti.
La difficoltà di reperimento di alcune qualifiche professionali, in particolare operai specializzati come saldatori, fabbri e carpentieri, ma anche tecnici in campo ingegneristico e della gestione dei processi produttivi, rappresenta un serio problema. La Camera di Commercio ha stilato una classifica delle figure professionali più difficili da reperire, con saldatori e carpentieri in testa, seguiti da operai specializzati nelle costruzioni, fabbri e tecnici.
Nel 2024, nel Lazio, le assunzioni previste erano 545.100, principalmente nella ristorazione, nel settore dei trasporti e nelle costruzioni. «In questo complesso scenario, dove è ormai difficile reperire quasi un lavoratore su due, l’invecchiamento demografico sarà uno dei fattori più rilevanti nell’intensificare il mismatch nei prossimi anni», afferma Tagliavanti, sottolineando la necessità di interventi mirati sull’orientamento dei giovani, il raccordo scuola-impresa e la valorizzazione dei talenti.