
Obesità infantile: un bambino su tre è sovrappeso a Roma, l’allarme dei medici

A Roma, un bambino su tre presenta problemi di sovrappeso o obesità, una percentuale preoccupante che ha spinto i medici della Capitale a lanciare un nuovo allarme sulla salute dei più piccoli. Un dato che, secondo gli specialisti in nutrizione, riflette una tendenza crescente e allarmante. Quello che più stupisce è il fatto che spesso i ragazzi, ma soprattutto le famiglie, non si rendono conto della gravità del problema, o si accorgono solo quando compaiono complicazioni evidenti. L’ultimo caso eclatante segnalato è quello di una dodicenne che ha raggiunto il peso stratosferico per la sua età di 102 chili ed è stata portata all’ambulatorio pediatrico del San Camillo.
Il sovrappeso nei bambini è legato a rischi seri per la salute e non va assolutamente sottovalutato. Nel breve termine può portare a problemi motori e isolamento sociale, ma sul lungo periodo i pericoli diventano ancora più gravi: diabete, disturbi cardiovascolari e perfino tumori sono tra le conseguenze possibili. Tuttavia, il disagio fisico si intreccia con quello psicologico, rendendo i giovani più vulnerabili all’isolamento e ai conflitti sociali.
Una delle principali difficoltà è il ritardo con cui si interviene. Come sottolineano gli esperti, il problema è spesso sottovalutato o, al contrario, considerato una colpa del bambino o della famiglia, creando barriere emotive che scoraggiano la richiesta di aiuto. Gli ambulatori ricevono ragazzi e genitori che arrivano tardi, spesso solo quando i danni sono già evidenti ed è più complicato invertire la tendenza che ha portato a quella situazione.
Per affrontare il problema, le strutture sanitarie stanno sperimentando un nuovo modello di rete regionale che include ambulatori multidisciplinari, dove pediatri, nutrizionisti e psicologi collaborano per fornire un supporto integrato ai piccoli pazienti e alle loro famiglie. Questo approccio mira non solo alla riduzione del peso, ma anche alla promozione di stili di vita più sani e sostenibili.
Il messaggio degli esperti è chiaro: prevenire l’obesità nei bambini richiede un impegno condiviso tra famiglia, scuola e sistema sanitario. Un primo passo fondamentale è educare i giovani e le famiglie sull’importanza di una corretta alimentazione e di un’attività fisica regolare, strumenti essenziali per costruire un futuro più sano.