
Minacce e ricatti con foto rubate: due uomini a giudizio per estorsione

Un tentativo fallito di vendita online si è trasformato in un incubo per un acquirente, vittima di estorsione e minacce. Protagonisti della vicenda Salvatore D.R., 25 anni, e Vincenzo S., 20 anni, entrambi imputati con accuse gravissime. L’episodio risale al 2020, in piena pandemia, quando molte trattative commerciali si erano spostate online a causa del lockdown.
La vittima, attirata da un’offerta allettante per l’acquisto di uno smartphone trovata su un sito web, aveva contattato un utente che si presentava con il nome di Gianfranco. Dopo aver concordato il prezzo di 250 euro, l’acquirente aveva poi però deciso di rinunciare all’acquisto, scatenando l’ira del venditore. Ed è in quel momento che Salvatore e Vincenzo, complici nell’operazione, hanno iniziato con la loro trama di minacce nei confronti della vittima, con l’intento di farsi comunque versare il denaro pattuito anche senza l’acquisto del telefono. “Se non ci paghi, pubblicheremo le tue foto e quelle della tua famiglia su siti porno,” avrebbe detto uno dei due, accompagnando le minacce con l’invio di immagini false, ma compromettenti.
Le pressioni sono culminate con richieste esplicite di denaro, nel tentativo di estorcere una somma aggiuntiva alla vittima. Gli imputati hanno persino utilizzato il nome della madre della vittima per rendere più credibile la loro minaccia, citando una falsa iscrizione a un sito per adulti. La situazione è degenerata quando Vincenzo, il più giovane, ha creato un profilo falso con il nome della vittima, scrivendo frasi gravissime per alimentare il ricatto.
Fortunatamente, la vicenda si è conclusa con una denuncia alle autorità competenti. Le indagini hanno portato all’identificazione dei responsabili, già noti per precedenti reati. Ora, i due uomini dovranno rispondere delle accuse di estorsione e diffamazione davanti al giudice. La vicenda sottolinea i rischi legati alle transazioni online e la necessità di prestare massima attenzione a quei siti web dagli indirizzi non riconducibili ad aziende e marchi conosciuti, che presentano offerte allettanti dietro alle quali spesso si nascond0no possibili truffe.