
L’Olimpico saluta Ranieri dopo una vittoria per il sogno Champions

Una serata intrisa di commozione e affetto ha avvolto l’Olimpico nell’ultima apparizione casalinga di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma. L’emozione palpabile sul volto dell’allenatore giallorosso fin dai primi istanti del match si è trasformata in un abbraccio corale al triplice fischio finale, un tributo all’uomo che ha saputo toccare il cuore dei tifosi.
Il momento culminante è stato il discorso di Ranieri al centro del campo, con parole che hanno risuonato nell’anima dei presenti: “Grazie per aver capito che avevamo bisogno del vostro amore“. Un ringraziamento sincero per un sostegno che è stato fondamentale in un periodo delicato.
La partita contro il Milan si è trasformata in una celebrazione, a partire dalla lettura delle formazioni, con il nome di Ranieri scandito a gran voce. Ogni goal della Roma, siglati da Mancini, Paredes e Cristante per un convincente 3-1, è stato un’occasione per i giocatori di stringersi al loro allenatore.
Questa vittoria mantiene viva la speranza di una qualificazione in Champions League, un obiettivo che dipenderà anche dal risultato della Juventus contro il Venezia. “Vi avevo chiesto aiuto per fare qualcosa di bello insieme. Manca l’ultimo passo…“, ha dichiarato Ranieri, sottolineando come il ritrovato entusiasmo sia già un traguardo importante, ma la Champions League rappresenti l’ultimo tassello.
Per Claudio Ranieri, quella contro il Milan non è stata una partita come le altre: ha segnato la sua 500ª panchina in Serie A. Se si considerano anche le presenze in Coppa Italia e nelle competizioni europee con la Roma, il totale sale a centoventi, un significativo capitolo di una carriera indissolubilmente legata ai colori giallorossi.
Il suo legame con Roma e Cagliari, la squadra che lo ha lanciato, è speciale. “Mi sono sempre augurato di non dover tornare“, ha spesso confidato Ranieri, un’ammissione del suo profondo affetto, poiché un suo ritorno significava che una delle sue due “squadre del cuore” stava attraversando un momento difficile.
Un messaggio proiettato sui maxischermi dell’Olimpico ha riassunto il suo percorso: “Da Testaccio alla mia Roma, ho realizzato il mio sogno da bambino“. La firma non poteva che essere quella di un romano di Testaccio che ha coronato l’aspirazione di allenare la sua squadra del cuore, ricordando ai tifosi: “Mi ricordo che più di 60 anni fa ero lì in mezzo a voi“.
La partita ha visto il vantaggio iniziale di Mancini, il momentaneo pareggio di Joao Felix e poi le reti di Paredes e Cristante a regalare i tre punti alla Roma. Per conquistare il quarto posto, nell’ultima giornata servirà una vittoria contro il Torino e un risultato non positivo per la Juventus.
Ai microfoni di DAZN, Ranieri ha espresso le sue emozioni: “È stato bello, essere apprezzati dalla propria gente è sempre qualcosa di meraviglioso. La squadra si è unita, ha fatto reparto uno con l’altro e si sono sempre aiutati. Non era facile quando tutto era nero, sono davvero contento”.
Ha poi aggiunto: “Questi ragazzi mi hanno seguito dal primo giorno, ho detto loro di aiutarmi perché da solo non ce l’avrei fatta. Gli ho dato fiducia, il morale era a terra quando sono arrivato e invece piano piano siamo usciti”.
Infine, sulla corsa Champions, ha concluso con la sua filosofia: “Io non ho mai creduto a niente, credo solo nel lavoro e la pulizia mentale. Non guardiamo più quello che abbiamo fatto, c’è un’altra partita e un altro avversario”.