
La banda dello spurgo: truffe milionarie e minacce alle vittime

Un’organizzazione criminale specializzata in truffe legate ai servizi di spurgo è stata smantellata grazie a un’indagine della Polizia di Stato. La banda, composta da 13 persone, pubblicizzava online interventi di manutenzione che si trasformavano in operazioni truffaldine. Dopo essere stati contattati, i membri della banda danneggiavano intenzionalmente gli impianti delle vittime per aggravare la situazione e aumentare i costi. Gli interventi, che partivano da un preventivo di poche centinaia di euro, venivano poi gonfiati fino a cifre astronomiche, con richieste che superavano i 14.000 euro.
Il modus operandi: violenza e pressioni
La banda non si limitava a truffare le vittime, spesso anziani o commercianti, ma utilizzava anche minacce per estorcere denaro. In alcuni casi, le vittime sono state costrette a firmare dichiarazioni di pagamento sotto pressione, con la minaccia di danni ancora maggiori ai locali o addirittura di incendi. Tra le strategie usate per ingannare i clienti, c’era la presentazione di fatture false e richieste immediate di pagamento. La rete criminale si avvaleva anche di strumenti sofisticati per pubblicizzare i propri servizi, investendo circa 4.000 euro al mese in campagne pubblicitarie online.
Un giro d’affari milionario
Il volume d’affari generato dalla banda era impressionante, con un giro di denaro stimato in oltre un milione di euro. I profitti venivano utilizzati per l’acquisto di beni di lusso, tra cui gioielli, contanti e una vettura di grossa cilindrata, tutti sequestrati dalle autorità. Durante l’indagine, sono stati individuati i membri chiave del gruppo, alcuni dei quali con precedenti per estorsione e altre attività criminali. Le operazioni della banda, che includevano interventi fittizi in tutta Italia, hanno evidenziato un sistema ben strutturato per truffare sistematicamente le vittime.
Il crollo della rete criminale
Il blitz delle autorità ha portato all’arresto di 13 persone e alla fine delle attività illecite della banda. Grazie alla collaborazione delle vittime e al monitoraggio delle transazioni finanziarie, gli investigatori sono riusciti a risalire ai responsabili. La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore di circa 100.000 euro, tra cui contanti, Rolex e diamanti, accumulati dalla banda attraverso le loro truffe. Il caso rappresenta un successo nella lotta contro le frodi e le estorsioni, mettendo in luce l’importanza di segnalare attività sospette per proteggere i cittadini e il tessuto economico locale.