
Juric dice addio alle vecchie gerarchie. Per ora la panchina è salva

Lo striminzito e faticoso 1 a 0 in casa col Torino, frutto di un goal di rapina di Dybala, lesto a rubare il pallone dopo un goffo disimpegno granata, ha salvato la panchina, almeno per ora, del tecnico Ivan Juric. Ma la Roma continua a mostrare i problemi che la hanno assillata da inizio stagione: un gioco lento e poco brillante e una grande fatica a realizzare reti, appena 10 in 9 partite. Uno score che la pone davanti solo a Cagliari, Empoli, Genoa e Lecce, tutte squadre della zona retrocessione.
Certamente dalla sfida col Toro di giovedì sera non si attendeva un gioco spumeggiante, vista la situazione ambientale e la condizione psicofisica non ottimale. Serviva la vittoria e questa è arrivata. I tre punti hanno dato così un po’ di respiro al tecnico serbo, che però in caso di inciampo a Verona sarà di nuovo sulla graticola.
Intanto, col Toro ha dato un segnale forte: basta con le vecchie gerarchie. E per scelta tecnica ha messo fuori Pellegrini, Cristante e Paredes, tre che erano assi portanti della Roma di De Rossi. Per ora è anche bocciato l’acquisto più reclamizzato della scorsa estate, Soulè, diventato ormai la riserva di Baldanzi, mentre Shomurodov pare accantonato. Nel caso di assenza di Dovbyk, Juric è orientato a puntare su Dybala, nonostante i suoi acciacchi fisici. A centrocampo spazio a Le Fée, Koné e Pisilli, mentre sulle fasce si attende il rientro di Saelemekers e El Shaarawy per dare finalmente un assetto stabile e più consono alla formazione titolare.
I tifosi giallorossi sperano che il nuovo assetto e, soprattutto, i rientri dagli infortuni, consentano alla Roma di trovare finalmente un gioco più offensivo, che produca più tiri e azioni da goal, quello che veramente è latitato sinora.
Intanto l’ombra di De Rossi si fa sempre più lontana all’orizzonte. Superato il pericolo di burrasca rappresentato da un altro risultato negativo, i Friedkin sono orientati a non tornare più sui loro passi: l’esperimento della bandiera giallorossa ha funzionato all’inizio, ma nel lungo periodo secondo i proprietari americani non rende. Avanti con Juric, quindi, mentre si sta lavorando alla nomina di un nuovo ad, che dovrebbe essere italiano.