
Interrogato il piromane di Ostia, ha agito «per noia e frustrazione»

Sette stabilimenti balneari in fiamme nel giro di due giorni, cabine e pedalò distrutti, e a Ostia torna l’incubo di un passato mai del tutto sopito: quello fatto di intimidazioni, infiltrazioni criminali e minacce sul litorale romano. Stavolta però gli inquirenti escludono la matrice mafiosa: il responsabile è stato individuato e arrestato in meno di 48 ore. Si tratta di un giovane piromane di 24 anni, senza fissa dimora, che ha ammesso di aver agito «per noia e frustrazione». Una spiegazione che, da sola, non basta a placare l’allarme generato in un momento particolarmente delicato per il futuro delle concessioni balneari: proprio nei giorni degli incendi, infatti, il Consiglio di Stato ha respinto la sospensiva che bloccava il bando per l’assegnazione di 31 strutture sul lungomare.
Le fiamme si sono sviluppate in rapida successione: lunedì a bruciare sono state le cabine dei lidi Le Dune e Belsito, legati a figure di primo piano del settore balneare romano, Renato Papagni e Edoardo Moscara. Mercoledì sera il fuoco è tornato su altri cinque lidi: Salus, Arcobaleno, Bagni Vittoria, Plinius ed Elmi, tutti collocati tra il lungomare Toscanelli e quello Duilio. Cinque roghi in un’ora e a distanza di oltre tre chilometri: possibile che il 24enne abbia fatto tutto da solo? Gli investigatori valutano l’ipotesi della simultaneità come elemento sospetto, non escludendo la presenza di un complice o addirittura il rischio di emulazione. Proprio per questo, diversi titolari di stabilimenti, tra cui Maurizio Pasqualoni (La Conchiglia), hanno deciso di organizzare ronde notturne per presidiare le aree e prevenire nuovi attacchi.
Ieri si è tenuto un vertice in Prefettura con la partecipazione del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del prefetto Lamberto Giannini. «Episodi modesti, ma che hanno generato allarme», ha spiegato il prefetto, assicurando che Ostia rimane oggetto di «grandissima attenzione» da parte delle forze dell’ordine. Gualtieri ha ribadito la determinazione del Campidoglio nel proseguire con i bandi per le concessioni balneari, sottolineando che l’inchiesta in corso chiarirà se ci sia stato un intento intimidatorio. Nel frattempo, si valuta un rafforzamento dell’organico della Polizia Locale per garantire maggiore presidio sul territorio. «Lo Stato è presente, è unito e non arretra di fronte a chi cerca di condizionare un percorso basato su legalità, trasparenza e rispetto delle regole», ha concluso il sindaco.