
Incidente all’Albertelli occupato: ragazza precipita in cortile, ricoverata
Un grave incidente ha scosso l’occupazione in corso al liceo classico Pilo Albertelli di Roma, dove una studentessa è precipitata da una pensilina nella notte tra sabato e domenica. Erano da poco passate le due quando, durante un momento di festa, un pallone finito sul tetto ha spinto la ragazza a salire per recuperarlo. Ma la pensilina in plexiglass ha ceduto, facendola cadere per circa tre metri nel cortile sottostante.
Immediatamente i compagni hanno chiamato i soccorsi. «Solo l’intervento dei vigili del fuoco ha consentito il recupero della ragazza e l’affido ai sanitari», ha chiarito la dirigente scolastica Rosa Palmiero in una nota pubblicata la mattina seguente. La giovane è stata trasportata d’urgenza in ospedale, dove si trova tuttora ricoverata con alcune fratture, ma non è in pericolo di vita.
Il drammatico episodio ha profondamente colpito la comunità scolastica. La preside Palmiero ha rivolto un appello ai genitori, invitandoli a richiamare i propri figli e a interrompere l’occupazione, iniziata la notte del 20 ottobre. «Chiedo alle famiglie di esercitare la loro responsabilità genitoriale, impedendo ai minorenni di perseverare nell’occupazione e richiamando tutti alla consapevolezza della pericolosità degli eventi», ha scritto la dirigente.
Poche ore dopo, gli studenti hanno diffuso un comunicato riconoscendo la gravità di quanto accaduto: «Siamo distrutti e consapevoli che ciò che è successo poteva trasformarsi in una tragedia». Nel testo avevano annunciato la decisione di anticipare la fine dell’occupazione, ma nella giornata di ieri l’istituto risultava ancora sotto il controllo dei ragazzi. «Ci siamo spaventati, ma è stato solo un incidente», ha dichiarato uno degli occupanti. «Siamo stati lucidi, abbiamo gestito l’emergenza e chiamato subito i soccorsi. Anche la ragazza ferita è con noi e sostiene la protesta».
L’occupazione, tuttavia, sta creando problemi anche ad altre realtà ospitate all’interno dell’edificio. Alcune aule del liceo vengono utilizzate da associazioni culturali che tengono corsi di lingua e attività pomeridiane, come l’associazione cinese, l’associazione ellenica e il gruppo “Decanto”, tutte impossibilitate a proseguire le lezioni. La preside ha denunciato «danni economici e morali alle associazioni e al personale coinvolto», oltre alle ripercussioni sui viaggi di istruzione, che rischiano di essere annullati a causa del blocco organizzativo. Se la protesta dovesse proseguire oltre lunedì 27 ottobre, infatti, le procedure negoziali per i viaggi sarebbero compromesse.
Nonostante gli appelli e la tensione crescente, gli studenti sembrano determinati a proseguire ancora per qualche giorno.