
Il faro della Corte dei Conti sulle spese per la piazza pro-Europa

La Procura regionale della Corte dei Conti del Lazio ha avviato un’indagine per stabilire se la manifestazione “Una piazza per l’Europa”, organizzata il 15 marzo in piazza del Popolo, abbia comportato un danno per le casse pubbliche. L’iniziativa, che ha attirato circa 30.000 persone, è stata finanziata dall’amministrazione capitolina con una spesa di 275.000 euro più IVA. L’indagine è stata aperta a seguito di una segnalazione del consigliere comunale Fabrizio Santori, che ha sollevato dubbi sulla legittimità dell’utilizzo dei fondi pubblici. “Sarà la Corte dei Conti a decidere se ci sono gli estremi per configurare un danno erariale”, ha dichiarato Santori.
Il procuratore regionale Paolo Rebecchi si occuperà personalmente delle indagini, esaminando ogni voce di spesa per determinare se ci sia una responsabilità amministrativa o contabile del Campidoglio. In particolare, la Lega ha richiesto chiarimenti sul finanziamento della manifestazione, sollevando dubbi su vari costi, tra cui quelli per il palco, le luci, e il rimborso delle spese di viaggio e soggiorno per i partecipanti. A supporto dell’inchiesta, Rebecchi potrebbe affidare alla Guardia di Finanza il compito di eseguire verifiche più approfondite. Inoltre, la Lega ha presentato un’interrogazione in consiglio comunale per chiedere al sindaco di chiarire le ragioni della scelta di sostenere economicamente l’iniziativa, nonostante i precedenti rilievi sulla situazione debitoria di Roma.
Il senatore Maurizio Gasparri ha presentato un esposto alla magistratura ordinaria, sottolineando come la manifestazione, finanziata tramite la società Zétema, abbia comportato spese per attività che dovrebbero riguardare la valorizzazione del patrimonio artistico, e non manifestazioni politiche. “L’amministrazione ha utilizzato i fondi pubblici per finanziare un’iniziativa che ha evidenti connotazioni politiche di parte, lesiva dell’interesse pubblico”, ha dichiarato Gasparri. La società Zétema, infatti, dovrebbe occuparsi principalmente della gestione dei beni culturali della città. La denuncia mette in discussione la legittimità delle spese, accusando la giunta di un uso improprio dei fondi destinati alla cultura.
Il sindaco Roberto Gualtieri ha risposto alle accuse, difendendo con fermezza il finanziamento dell’iniziativa. “Ho finanziato la manifestazione sull’Europa, e lo rivendico con orgoglio”, ha affermato, sottolineando che l’evento è stato rispettoso e privo di attacchi politici. La manifestazione ha visto la partecipazione di tre senatori a vita, artisti e intellettuali, che hanno parlato senza scendere in polemiche politiche. “Trovo triste che ci siano persone che non considerano l’Europa un patrimonio di tutti”, ha aggiunto Gualtieri, criticando l’opposizione comunale che, a suo avviso, non riconosce l’importanza dell’evento. La commissione Trasparenza ha confermato che la spesa per l’evento si è aggirata attorno ai 270.000 euro, ma il sindaco ha ribadito che la scelta è stata presa nell’interesse della città e della valorizzazione di un tema cruciale come l’Europa.