
Il calo delle nascite a Roma: una popolazione sempre più anziana

Roma rispecchia la tendenza nazionale con un calo costante delle nascite. Secondo l’annuario statistico del 2024, nel 2023 i bambini sotto i 3 anni iscritti all’anagrafe erano 51.498, mentre dieci anni prima erano 75.854. In un decennio, dunque, la Capitale ha perso oltre 24mila bambini, registrando una diminuzione del 33,3% nella fascia di età inferiore ai 3 anni. Questo fenomeno ha portato a un innalzamento dell’età media della popolazione romana, che nel 2023 si attestava a 46,8 anni, rispetto ai 45,1 del 2016. Tuttavia, l’età media varia notevolmente tra i diversi municipi: nel Municipio VI è di 43 anni, mentre nel Municipio I raggiunge i 49,3 anni.
Le statistiche mostrano una netta differenza tra le zone centrali e periferiche della città. Nei quartieri centrali, dove la popolazione è più anziana, il tasso di fecondità è più basso. Ad esempio, nel Municipio I, che include Prati, Trastevere e il centro storico, il tasso di fecondità nel 2022 era di 0,918 figli per donna in età fertile. Al contrario, nei quartieri periferici come Lunghezza, Torre Angela e Borghesiana, il Municipio VI ha registrato il tasso di fecondità più alto, pari a 1,397 figli per donna. Nel 2023, i Municipi VI e VII hanno registrato il maggior numero di nascite, rispettivamente con 1.818 e 1.850 nuovi iscritti all’anagrafe, mentre il Municipio I ha visto solo 716 nuovi nati. Anche nel Municipio XII, che include Gianicolense e Villa Pamphili, le nascite sono state poche, con appena 762 bambini iscritti. Questo divario demografico riflette una città a due velocità, influenzata anche dal fattore economico: le aree più benestanti tendono ad avere una popolazione più anziana, mentre le zone multietniche registrano una maggiore presenza di giovani famiglie.
Un fattore determinante nel numero di nascite a Roma è la presenza di madri straniere. Nel 2023, i nati da madri straniere erano 3.184 su un totale di 16.603 nuovi nati. Le differenze territoriali sono significative: nel Municipio II sono nati solo 102 bambini da madri straniere, mentre nel Municipio I erano 145. Nei Municipi V e VI, invece, i numeri sono molto più alti, con 414 e 490 bambini rispettivamente. Le donne straniere registrano tassi di fecondità più alti rispetto alle italiane: nel Municipio VI, ad esempio, il tasso di fecondità delle donne straniere è di 1,707 figli per donna. Tuttavia, non sono solo le famiglie straniere a trainare le nascite nei municipi più giovani. Il reddito e l’età media dei residenti giocano un ruolo fondamentale: le coppie più giovani, che tendono ad avere più figli, difficilmente possono permettersi appartamenti nelle zone centrali. Di conseguenza, si trasferiscono in periferia, dove i prezzi degli immobili sono più accessibili. Questo fenomeno evidenzia come le dinamiche demografiche di Roma siano strettamente legate ai fattori economici e sociali.