
Ifo, boom di domande per anestesisti: 293 per 10 posti

Controtendenza nella sanità laziale: mentre la carenza di medici è un problema cronico, l’ospedale Ifo di Roma registra un’affluenza record per 10 posti da anestesista. Sono ben 293 i candidati che hanno risposto al bando, un segnale di forte attrattività per l’istituto e una boccata d’ossigeno per le sale operatorie.
“Questi nuovi medici, insieme al personale infermieristico già assunto, ci permetteranno di rendere operative due nuove sale operatorie appena completate“, spiega al quotidiano Il Messaggero Livio De Angelis, direttore generale Ifo. L’obiettivo è ambizioso: abbattere le liste d’attesa chirurgiche, aggiungendo circa 1.000 interventi all’anno. Questo incremento significativo rappresenta un passo avanti cruciale per rispondere alle esigenze dei pazienti e ridurre i tempi di attesa.
L’Ifo punta sulle sue eccellenze: chirurgia oncologica, urologia, ginecologia, chirurgia della mammella e chirurgia plastica ricostruttiva. L’arrivo di nuovi direttori per la chirurgia addominale e toracica rafforzerà ulteriormente l’équipe, consolidando la posizione dell’istituto come punto di riferimento nazionale.
Ma non solo: l’ospedale investe in tecnologie all’avanguardia, come il robot Da Vinci monobraccio, per interventi sempre più precisi e meno invasivi. “La robotica non è solo in sala operatoria, ma anche nelle attività diagnostiche e terapeutiche“, sottolinea De Angelis. L’utilizzo di queste tecnologie avanzate permette di ottimizzare i processi, aumentare il numero di prestazioni e ridurre i tempi di erogazione delle cure.
Il caso Ifo è un’eccezione in un contesto difficile. La carenza di medici, soprattutto di base e nei pronto soccorso, è una delle priorità della sanità laziale. L’invecchiamento della popolazione e del personale medico aggrava la situazione, rendendo sempre più urgente trovare soluzioni concrete.
La Regione Lazio sta attuando un piano di assunzioni per invertire la tendenza, con l’obiettivo di 14.000 nuovi operatori sanitari entro il 2025. Un impegno importante per garantire cure tempestive e di qualità a tutti i cittadini, affrontando la sfida della carenza di personale e migliorando l’accesso ai servizi sanitari.