
I pendolari romani: “Non venite per il Giubileo, ferrovie da Terzo mondo”

Il Comitato Pendolari della Ferrovia Roma Nord lancia un grido d’allarme in vista del Giubileo del 2025: le infrastrutture ferroviarie della città, specialmente la linea che collega Roma a Viterbo, sono in condizioni critiche e non pronte a sostenere l’enorme afflusso di turisti previsto per l’evento. In una lettera indirizzata ai pellegrini e ai turisti, i pendolari denunciano una situazione che definiscono “da Terzo mondo”, fatta di continui ritardi, soppressioni di corse, biglietterie chiuse e tornelli fuori uso.
La linea Roma-Viterbo, attiva dal 1932, è una delle più vecchie d’Italia e, nonostante la sua importanza, soffre da anni di gravi carenze strutturali e gestionali. I pendolari descrivono quotidiani disagi che si riflettono in viaggi interminabili, condizioni igieniche precarie e servizi inadeguati, soprattutto per le persone con disabilità. “Ci tocca persino pagare l’aria che respiriamo”, ironizzano i pendolari nella loro lettera, sottolineando come l’acquisto di un biglietto diventi un’impresa ardua nelle stazioni dove i tornelli sono guasti o addirittura assenti.
Con l’affluenza prevista per il Giubileo, l’intera rete di trasporti rischia di collassare sotto il peso dei milioni di turisti. La ferrovia Roma Nord, che collega la capitale con le aree circostanti, diventa emblema di un sistema che, a detta del Comitato, è lontano anni luce dagli standard di efficienza e sicurezza richiesti per un evento internazionale di tale portata. “Roma non è pronta ad accogliere il Giubileo – affermano nella lettera – e se le cose non cambieranno, il pellegrinaggio del 2025 si trasformerà in una vera odissea.”
Non solo i ritardi e le soppressioni delle corse rendono ogni viaggio un incubo, ma anche le condizioni meteorologiche avverse, come gli scioperi frequenti, contribuiscono a peggiorare la situazione. Il Comitato chiede interventi urgenti da parte delle autorità competenti, ma finora le risposte sono state insufficienti. La linea ferroviaria, gestita da Cotral e Astral, continua a funzionare con evidenti limiti di capacità e risorse, nonostante i numerosi appelli dei pendolari e degli utenti.
Il grido d’allarme è chiaro: senza investimenti significativi e una riorganizzazione completa del sistema, i turisti e i pellegrini che si avventureranno su questa linea rischieranno di vivere un’esperienza tutt’altro che mistica. “Siamo rimasti al Far West – concludono i pendolari – come se il tempo si fosse fermato agli anni ’30, senza mai aver conosciuto alcun tipo di modernizzazione.”
In vista del Giubileo, la speranza è che la voce dei pendolari venga finalmente ascoltata, affinché Roma possa evitare un collasso del sistema di trasporti proprio durante uno degli eventi più importanti della sua storia recente.