
I luoghi della “Fast and furious” capitolina. Gare illegali e pericolose

Roma si conferma teatro di un fenomeno preoccupante: le corse clandestine tra auto modificate e moto ad alta cilindrata, che prendono vita nelle strade periferiche della città. I circuiti clandestini, come riportato dalle forze dell’ordine, si estendono da Centocelle al Torrino, passando per la Tiburtina e i quartieri di Tor Bella Monaca e Grotte Perfetta. Questi luoghi sono divenuti il palcoscenico notturno della “Fast and Furious” capitolina, dove si organizzano sfide a folle velocità, spesso accompagnate da scommesse illegali.
Le gare si svolgono soprattutto durante i weekend, quando le strade sono meno trafficate, e coinvolgono gruppi di giovani che si sfidano accelerando tra semafori e incroci, spesso a rischio della propria vita e di quella di chiunque si trovi nei paraggi. Le auto, spesso modificate con componenti non omologate, sfrecciano a velocità folli, trasformando le strade in veri e propri circuiti.
Il fenomeno, come segnalato dalla Polizia locale, è in crescita anche a causa dell’ampia visibilità che queste corse ottengono sui social media. I partecipanti filmano le sfide, pubblicando poi i video su piattaforme come Instagram e TikTok, alimentando un culto pericoloso della velocità e del rischio. Gli investigatori della Polizia locale, in collaborazione con le forze dell’ordine, stanno cercando di smantellare le reti che organizzano questi eventi illegali, ma il problema è difficile da eradicare.
Le forze dell’ordine hanno già sequestrato numerosi veicoli e identificato decine di partecipanti, ma le scommesse clandestine che ruotano attorno alle corse rappresentano un ulteriore incentivo per chi vi prende parte. Ogni gara può fruttare migliaia di euro, con scommesse che alimentano una rete di illegalità e criminalità.
Le strade più battute da questi eventi sono la Tiburtina, via della Pineta Sacchetti, e la Cristoforo Colombo, ma non mancano segnalazioni anche da altri quartieri periferici della città. La Polizia ha più volte pattugliato le zone a rischio, ma i raduni avvengono spesso in modo rapido e imprevedibile, rendendo difficile un intervento tempestivo.
Le corse clandestine non sono un fenomeno recente: già negli anni 2000 si registravano sfide tra auto modificate nelle periferie della capitale. Tuttavia, la diffusione dei social media ha dato nuova linfa al fenomeno, rendendolo ancora più visibile e attraente per giovani che cercano adrenalina e notorietà.
Le autorità stanno intensificando i controlli, ma la difficoltà di prevedere quando e dove avverranno le gare clandestine rende il contrasto un compito arduo. La speranza è che l’aumento delle sanzioni e delle pene, che prevedono fino a 3 anni di carcere e multe salate per i partecipanti, possa scoraggiare almeno una parte di coloro che prendono parte a questi eventi pericolosi.