
Gualtieri chiede al Governo una deroga per effettuare 3.000 assunzioni

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha lanciato un appello al Governo per modificare la legge di bilancio e consentire alla Capitale di effettuare nuove assunzioni. Negli ultimi venti anni, il Comune di Roma ha visto ridursi drasticamente il numero di dipendenti, passando da 27.358 nel 2002 a circa 21.857 nel 2022, con una perdita complessiva di 5.500 unità. La riduzione, combinata con i numerosi pensionamenti e l’aumento dei servizi necessari per la città, ha messo in difficoltà il funzionamento dell’amministrazione, tanto che Gualtieri ha definito “insostenibile” la situazione attuale.
Il sindaco ha richiesto una deroga che permetta l’assunzione di almeno 3.000 nuove risorse nel 2025, per colmare i vuoti e garantire una gestione efficace della città. Roma, spiega Gualtieri, non può essere regolata dalle stesse norme sul turnover previste per i piccoli comuni, data la sua complessità e il numero di servizi essenziali che offre ai suoi cittadini e ai milioni di turisti che la visitano ogni anno. Il sindaco ha sottolineato come la capitale d’Italia necessiti di una maggiore flessibilità per garantire un servizio pubblico efficiente e in linea con le esigenze attuali.
Il dialogo tra il Comune di Roma e il Governo sembra procedere in modo positivo, con Gualtieri che si è detto fiducioso di poter ottenere la deroga necessaria. Tuttavia, la questione è oggetto di confronto politico. Esponenti dell’opposizione come Giovanni Quarzo (FdI) e Simonetta Matone (Lega) hanno criticato l’amministrazione, sottolineando che Roma non può diventare un bacino di assunzioni senza garantire l’efficienza e la qualità dei servizi. Dal loro punto di vista, è necessario migliorare l’organizzazione interna prima di ampliare il personale.
La richiesta di Gualtieri si inserisce in un quadro di sfide crescenti per la Capitale, che si trova a gestire importanti cantieri, piani di riqualificazione urbana e la preparazione per il Giubileo 2025.