
Grazie al PNRR, arrivano 102 milioni di euro per gli ospedali

Il sistema sanitario del Lazio è pronto a un’importante trasformazione grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), con l’obiettivo di migliorare le strutture ospedaliere e ridurre le liste d’attesa. Sono stati stanziati 102 milioni di euro destinati ad ammodernare gli apparecchi diagnostici e a risolvere le criticità del sistema sanitario regionale.
Nel dettaglio, sono previsti importanti investimenti in nuove tecnologie per la diagnostica. A Roma, per esempio, si prevede l’installazione di due acceleratori lineari all’Ospedale San Filippo Neri, e tra i 600 e 700 mila euro verranno impiegati per nuovi apparecchi Tac in diversi ospedali, tra cui San Camillo, Sant’Andrea e il Policlinico di Tor Vergata. Complessivamente, l’intervento porterà quattro nuovi macchinari per la Tac al San Camillo, uno ciascuno a Sant’Andrea, San Filippo Neri, Grassi, e in altre strutture come San Giovanni e Umberto I. A Tor Vergata, invece, arriveranno due nuove risonanze magnetiche.
L’investimento è parte di un piano più ampio volto non solo a migliorare le dotazioni tecniche, ma anche a intervenire sull’infrastruttura edilizia e a garantire una gestione più efficiente delle risorse. Tuttavia, non basta solo l’acquisto di apparecchiature per ridurre le liste d’attesa: come sottolinea il presidente della Federazione degli Oncologi, Giordano Cognetti, è necessario un incremento del personale sanitario, in particolare tecnici e infermieri, per garantire il pieno funzionamento delle strutture. Senza questa attenzione, il rischio è che le nuove macchine rimangano sottoutilizzate, vanificando così l’investimento.
Cognetti ha espresso preoccupazione anche per la classifica stilata da Newsweek, che ha posizionato l’Ospedale Sant’Andrea come primo tra i pubblici della Capitale, ma al 177° posto a livello globale. Un dato che riflette l’urgenza di migliorare ulteriormente le performance della sanità pubblica. In particolare, la struttura pubblica continua a soffrire la concorrenza con i poli privati di eccellenza, come il Policlinico Gemelli e il Bambino Gesù, che vantano una posizione di gran lunga migliore nei ranking internazionali.
Il Lazio, dunque, si trova davanti a una sfida cruciale: con questi fondi, si aprono possibilità concrete per migliorare il sistema sanitario e dare un segnale forte ai cittadini, ma solo se gli interventi saranno gestiti con efficacia e lungimiranza. La carenza di personale specializzato e l’eccessivo carico di lavoro sulle strutture esistenti restano sfide che vanno affrontate con urgenza per poter ottenere risultati tangibili.