
Giubileo, in vista del 2025 la Capitale è senza bagni pubblici

Buona parte di quelli gestiti da Ama risultano chiusi o danneggiati: gli unici attivi e in buone condizioni sono quelli gestiti da privati.
Girando per la città è davvero un’impresa trovare un bagno pubblico agibile. Il servizio sarebbe utile per i romani, ma in vista dell’Anno Santo il problema assume una rilevanza ancora maggiore. Consultando il sito dell’Ama la pagina, aggiornata a 12 anni fa, ne indica 52, ma l’elenco in pdf non è consultabile. Il contact center di informazione turistica di Roma Capitale (lo 060608) li indica tutti “attualmente chiusi”, tranne una decina interrati gestiti da privati. Di questi, poco più della metà sono di quelli monoblocco autopulenti, installati proprio per il Giubileo del 2000. Vi si accede pagando €1. Ma, tra quelli chiusi (addirittura con inferriate) e quelli ricoperti di scritte e sporcizia, con gli scarichi rotti, allagati, senza ascensori (se interrati), è come se non ci fossero.
Piazza Re di Roma, via Sannio, piazza Zama, solo per dirne alcuni, inaccessibili e fatiscenti. Piazza Risorgimento, piazza del Colosseo, villa Pamphili, villa Ada, largo di Porta Cavalleggeri, sul sito dello 060608, risultano tutti “attualmente chiusi”. Gli unici attivi e in buone condizioni sono quelli gestiti da privati. Piazza dell’Esquilino, Porta Maggiore, viale Carlo Felice, via Giuseppe Zanardelli, piazza di Porta San Giovanni, largo di villa Perfetti, piazza di Spagna, piazza della Città Leonina, piazza Santa Maria Liberatrice.