
Funzioni Centrali: novità su settimana corta, lavoro agile e competenze
Il rinnovo del contratto delle Funzioni Centrali 2022-2024 introduce significative novità per i lavoratori della Pubblica Amministrazione. Tra le principali innovazioni, la sperimentazione della settimana corta, il consolidamento del lavoro agile, il riconoscimento delle competenze professionali e un’attenzione crescente alle diverse fasce d’età. Il Segretario Generale di FLP, Marco Carlomagno, ne analizza i punti salienti.
Una delle novità più rilevanti è la sperimentazione della settimana lavorativa di quattro giorni, che consente ai dipendenti di distribuire le 36 ore su meno giorni, senza riduzione dell’orario complessivo. “Si tratta di un primo passo che permetterà di migliorare la conciliazione tra vita privata e lavoro, rendendo al contempo più accessibili i servizi pubblici”, spiega Carlomagno. L’iniziativa si affianca all’uso del lavoro agile e da remoto, con l’obiettivo di ampliare gli orari di apertura e migliorare l’efficienza delle amministrazioni.
Il nuovo contratto consolida il lavoro agile come strumento strutturale, superando la logica emergenziale adottata durante la pandemia. “Lo smart working non è solo una misura temporanea, ma un elemento chiave per aumentare produttività, qualità della vita e sostenibilità ambientale”, sottolinea il Segretario Generale. Le nuove regole disciplinano con maggiore precisione modalità di attivazione, distribuzione delle ore e valutazione delle performance, per garantire un equilibrio tra flessibilità e responsabilità.
Il contratto 2022-2024 mantiene l’area delle elevate professionalità, introducendo nuove famiglie professionali per rispondere alle esigenze digitali. “Il riconoscimento delle competenze è fondamentale per attrarre e trattenere talenti nella PA”, afferma Carlomagno. Per chi ha ricoperto incarichi per oltre sette anni, è inoltre previsto un nuovo incarico, riducendo la precarietà.
Per la prima volta, il contratto tiene conto dell’invecchiamento della forza lavoro. “L’aumento dell’età pensionabile e la scarsa sostituzione generazionale impongono misure adeguate”, spiega Carlomagno. Tra queste, l’aumento da 18 a 20 ore dei permessi retribuiti per visite mediche per gli over 60 e il rafforzamento dei programmi di mentoring e reverse mentoring, per favorire il trasferimento di competenze tra senior e neoassunti.
Nonostante le retribuzioni spesso inferiori rispetto al settore privato, il pubblico impiego resta una scelta strategica per chi cerca stabilità e un impiego di valore sociale. “Le Pubbliche Amministrazioni offrono servizi essenziali e realizzano i principi della Costituzione”, sottolinea Carlomagno, ribadendo l’impegno per migliorare stipendi, formazione e percorsi di carriera.
Il contratto Funzioni Centrali 2022-2024 rappresenta un ulteriore avanzamento rispetto al precedente rinnovo, rafforzando strumenti di modernizzazione del lavoro pubblico. “Non è ancora la rivoluzione che molti sperano, ma è un segnale positivo dopo anni di investimenti carenti e politiche penalizzanti”, conclude Carlomagno. L’obiettivo ora è proseguire su questa strada, per rendere la Pubblica Amministrazione sempre più efficiente, dinamica e attrattiva per le nuove generazioni.
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