
Fiumicino: scoperto il covo dei “Latinos”, arrestato un 30enne peruviano

A Fiumicino, i carabinieri hanno scoperto un appartamento usato come base operativa da una presunta banda di “Latinos” dedita a furti e ricettazione. Durante un blitz effettuato il 28 novembre, le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nell’appartamento dopo un’attenta osservazione del via vai sospetto nei giorni precedenti. Al momento del raid, all’interno si trovava un 30enne di origine peruviana, che ha tentato la fuga ma è stato fermato. All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti numerosi oggetti riconducibili ad attività illecite: orologi, smartphone, tablet, 1.000 euro in contanti e arnesi da scasso.
Documenti falsi e passaporti tra i reperti sequestrati
Tra gli oggetti sequestrati, spiccano diversi passaporti appartenenti a cittadini peruviani e altri documenti falsi, che rafforzano i sospetti di un’organizzazione ben strutturata e attiva nella zona. Gli inquirenti ritengono che il 30enne non agisse da solo, ma facesse parte di una rete più ampia di complici attualmente ricercati. Le indagini proseguono per identificare i proprietari dei documenti ritrovati, che potrebbero essere vittime di furti o frodi. L’appartamento, nel frattempo, è stato posto sotto sequestro per consentire ulteriori accertamenti e verificare eventuali collegamenti con altri episodi criminali.
L’arresto e le accuse contro il sospettato
Il 30enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con accuse di resistenza a pubblico ufficiale, possesso di documenti falsi e ricettazione. Gli investigatori ipotizzano che l’uomo fosse uno dei principali membri della banda e che fosse coinvolto nell’organizzazione dei furti. Giudicato per direttissima, gli è stato imposto l’obbligo di presentarsi regolarmente in caserma. Le forze dell’ordine continuano a lavorare per smantellare l’intera rete, che sembra operare con modalità sofisticate per colpire e nascondere rapidamente la refurtiva.