
Eleonora Daniele presenta “Ma siamo tutti matti?”: storie di fragilità

Eleonora Daniele ha presentato con grande trasporto il suo libro “Ma siamo tutti matti? Storie di malati mentali, delle loro famiglie e di un sistema che è rimasto a guardare”, edito da Rizzoli. L’opera trae ispirazione dall’esperienza personale dell’autrice, che ha vissuto il dolore della perdita del fratello Luigi, disabile mentale, e affronta con coraggio il tema della salute mentale in Italia, spesso trascurato dalle istituzioni. L’evento, ospitato nella libreria Spazio Sette di Roma, ha visto la partecipazione di Simone Cristicchi, autore della prefazione, che con la sua canzone “Ti regalerò una rosa” aveva già dato voce ai drammi della malattia mentale. L’incontro ha permesso di riflettere sull’urgenza di un cambiamento culturale e sanitario, guidati dalle domande incisive di Fabrizio Roncone e Mirella Serri.
La sala della libreria era gremita di amici, colleghi e personalità vicine all’autrice, ma anche di persone sensibilizzate al tema della salute mentale, un argomento che Daniele tratta spesso nel suo programma “Storie italiane”. Tra i presenti spiccavano figure del mondo dello spettacolo e del giornalismo come Luana Ravegnini, Enrica Bonaccorti, Imma Battaglia con Eva Grimaldi, Roberto Ciufoli e Mita Medici. Non sono mancati volti noti come Samantha De Grenet, Salvo Sottile e Maria Grazia Cucinotta, quest’ultima protagonista di una lettura emotiva e toccante che ha reso ancora più vive le parole dell’autrice.
Il libro di Eleonora Daniele è un grido d’aiuto per le famiglie che convivono con le difficoltà della malattia mentale e che spesso si trovano abbandonate da un sistema inefficiente. La presenza di tanti volti noti e professionisti, come Rosanna Lambertucci e il ginecologo Fabrizio Cerusico, testimonia l’impatto che l’argomento ha sulla società. L’opera, definita da Elsa Di Gati come esempio di giornalismo utile, invita a riflettere su come si possa agire per migliorare il supporto a chi vive in una condizione di fragilità, restituendo dignità e voce a queste storie spesso dimenticate.