
E’ morto il turista scozzese ferito nel crollo di Monteverde

Il turista scozzese Grant Paterson, di 54 anni, gravemente ferito nel crollo della palazzina a Monteverde, Roma, il 23 marzo, è deceduto in ospedale. La Procura ha disposto l’autopsia e l’inchiesta ora procederà per i reati di disastro e omicidio colposo. Gli inquirenti sono al lavoro per accertare le cause che hanno portato all’esplosione e al collasso dell’edificio. Si cercano ancora possibili inneschi o bombole di gas sepolte sotto le macerie. La Procura ha incaricato un ingegnere per una consulenza tecnica e la zona rimane sotto sequestro.
Paterson era ospite del b&b “Mamma Roma” di via Vitellia 43. Dopo essere stato estratto vivo dalle macerie, con ustioni sul 70% del corpo, è stato trasportato all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Pochi giorni prima dell’esplosione, aveva scritto sui social: “Dato che sono solo, mi siedo ogni giorno in un posto diverso. Questa dovrebbe essere una buona settimana, se non vengo ucciso in qualche modo assurdo“. Parole piuttosto particolari, che si sono purtroppo rivelate profetiche.
Il crollo della palazzina, avvenuto a seguito di un’esplosione, ha scosso il quartiere Monteverde. Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorritori: carabinieri, 118 e vigili del fuoco. Paterson è stato estratto vivo dalle macerie, che avevano sepolto anche alcune auto parcheggiate. Il primo piano della palazzina era adibito a b&b. Sono in corso verifiche sulla regolarità della struttura in materia di antinfortunistica, come l’antincendio, e sull’agibilità degli appartamenti limitrofi. Il pm ha disposto il sequestro della palazzina.
“Sto bene, sono vivo per miracolo“, aveva detto Paterson ai soccorritori, nonostante fosse gravemente ferito. Il suo ultimo post sui social lo ritraeva felice davanti alla fontana di Trevi, con la didascalia: “Mi sto divertendo, lunedì sarò a casa“. Poche ore prima, aveva condiviso un selfie dal Colosseo, esprimendo la sua gioia per la vacanza romana. Poi la tragedia improvvisa, i giorni di lotta tra la vita e la morte e purtroppo l’esito fatale.