
Crisi delle farmacie notturne a Roma: ne restano solo 16 in città

La Capitale sta assistendo a una drastica riduzione delle farmacie notturne, con un crollo preoccupante che ha visto passare il numero degli esercizi operativi dopo le 23 da 62 nel 2011 a 16 oggi. Questo fenomeno riflette la difficoltà crescente che queste attività incontrano nel mantenere economicamente sostenibile un servizio di questo tipo, soprattutto nelle aree periferiche di Roma, in particolare nella zona sud-ovest.
Le farmacie del centro, beneficiando di un afflusso maggiore di turisti e residenti, riescono ancora a sopravvivere, ma le realtà che operano in periferia sono sempre più costrette a chiudere o a ridurre gli orari di apertura. L’impatto è notevole per i cittadini, che si trovano spesso a percorrere lunghe distanze per trovare una farmacia aperta nelle ore notturne. Gianni Cicconetti, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Roma, ha spiegato che molte farmacie hanno scelto di ridurre l’orario di apertura per contenere i costi, data la scarsa redditività del servizio notturno.
A peggiorare la situazione, le liberalizzazioni del settore e la possibilità per i farmacisti di decidere autonomamente se restare aperti anche di notte, hanno portato molte attività a limitare l’orario di servizio fino alle 20:00, o al massimo fino a mezzanotte. Questa decisione ha lasciato ampie zone della città senza copertura farmacologica notturna, aggravando una situazione già difficile per i residenti di aree meno servite dai trasporti pubblici.
Un altro aspetto critico è rappresentato dalle previsioni per il Giubileo del 2025, che vedrà un afflusso di oltre 30 milioni di pellegrini a Roma. Questo evento comporterà un aumento della richiesta di farmaci “fuori orario”, eppure il numero di farmacie disponibili sembra destinato a ridursi ulteriormente. Le autorità locali stanno cercando soluzioni per incentivare il prolungamento degli orari delle farmacie, ma la strada sembra in salita, soprattutto in un contesto economico difficile come quello attuale.
In conclusione, la crisi delle farmacie notturne rappresenta un problema significativo per i servizi alla cittadinanza, e senza interventi urgenti, Roma rischia di trovarsi in una situazione critica, soprattutto in vista di eventi straordinari come il Giubileo.