
Covid nella Capitale: 5200 casi in un mese spaventano il Lazio

L’allarmismo è un male, ma l’informazione no. Il tasso di contagio del Covid 19 ha segnato un raddoppio nell’ultimo periodo in tutto il Lazio, destando l’attenzione di virologi e media.
Nel Lazio l’ultima settimana ha visto il numero dei contagiati arrivare a 900 casi, più degli scorsi mesi ma comunque 2000 in meno dello scorso anno. Il Covid non tornerà mai ad essere quel virus infernale che ci costringere nelle mascherine FFP2, ma può essere molto rischioso per alcuni di noi.
Mentre le terapie intensive continuano a rimanere stabili infatti molte persone subiscono il contagio proprio quando meno se lo aspettano. la percentuale di persone che da malata di va a fare il tampone è veramente bassa.
Il rischio non è più nell’epidemia di massa, ma nella trasmissione da persona in persona fino a quelle categorie a rischio che con il Covid ci finiscono in terapia intensiva. Il tampone si deve afre proprio perché è una responsabilità (una grana in più) del contagiato quella di non contagiare un’altra persona.
Intanto i virologi ci allertano tutti, per loro il problema sta proprio nell’ingenuità che abbiamo nei confronti dei vari virus ad alta infettività, dei nostri contattai frequenti con persone potenzialmente positive nei mezzi pubblici, negli uffici e quando siamo fuori di casa.
Le vaccinazioni intanto fanno un enorme fatica per ottenere risultati soddisfacenti, sia per lo scarso interesse della popolazione sia per la disorganizzazione generale del sistema sanitario nazionale.