
Controlli, sanzioni e arresti: giro di vite per la rinascita di stazione Termini

La stazione Termini di Roma è al centro di un’intensificata operazione di controllo e sicurezza per contrastare il degrado e la criminalità che affliggono l’area. Solo nell’ultimo mese, le azioni contro episodi di microcriminalità e disturbo della quiete pubblica sono aumentate del 15%, ma i residenti chiedono di non abbassare la guardia.
Nel tentativo di restituire sicurezza al quartiere, le forze dell’ordine, tra cui carabinieri e polizia, hanno presidiato l’area con verifiche quotidiane, specialmente durante le ore notturne, periodo in cui i cittadini si sentono maggiormente vulnerabili. L’operazione, chiamata “Alto Impatto,” ha portato a numerosi arresti e denunce nelle ultime settimane, concentrandosi su azioni di controllo mirate a ridurre la presenza di spacciatori, borseggiatori e persone senza fissa dimora che occupano l’area.
Le proteste degli abitanti, esasperati dai continui episodi di degrado e microcriminalità, sono state ascoltate dalle autorità. “Ci sentiamo soli e abbandonati, specialmente di notte. Viviamo con il timore di subire aggressioni,” affermano alcuni cittadini, stanchi di vivere in una situazione che sembra ormai fuori controllo. La richiesta è chiara: mantenere e rafforzare la presenza delle forze dell’ordine, anche attraverso un piano di monitoraggio continuo e risorse aggiuntive per prevenire fenomeni di degrado.
Dai dati diffusi emerge che, solo nell’ultimo periodo, la Questura ha effettuato controlli su oltre 14.375 persone, identificando vari individui senza documenti o con precedenti penali. Le autorità sperano che questo “giro di vite” possa segnare l’inizio di una trasformazione urbanistica e sociale per una delle aree nevralgiche di Roma, frequentemente attraversata da turisti e pendolari.
L’impegno delle forze dell’ordine è costante, ma il percorso per la rinascita di Termini è ancora lungo.