
Accoltellato e ricoverato d’urgenza: litigio tra rom e italiani dietro l’aggressione

Una violenta lite avvenuta a Casal Bruciato ha portato a un grave ferimento: un uomo di 37 anni, padre di due figli, è ora in lotta tra la vita e la morte, con il polmone e il diaframma perforati da un coltello.
La vittima, un bosniaco residente a Tor Sapienza, è stata abbandonata davanti all’ospedale Sandro Pertini dopo l’aggressione e poi trasferita al San Camillo, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico urgente. Le sue condizioni rimangono critiche.
Le indagini condotte dalla procura di Roma e dai carabinieri della compagnia di Montesacro suggeriscono che la lite sia scoppiata tra un gruppo di rom e un gruppo di italiani, conosciuti tra loro. Gli insulti hanno presto ceduto il passo alla violenza fisica, con pugni e calci scambiati prima che la situazione degenerasse ulteriormente con l’uso di un coltello.
Il punto esatto dello scontro è stato individuato all’incrocio tra via dei Fiorentini e via Tiburtina. Tuttavia, le telecamere di sorveglianza non erano presenti nella zona, rendendo più complesse le indagini.
Al momento, l’ipotesi di motivazioni legate all’odio razziale o alla criminalità organizzata è stata esclusa, mentre si sta considerando la possibilità che il conflitto sia stato alimentato dalla competizione per il controllo del territorio.
Questa tragica vicenda evidenzia l’importanza di risolvere i conflitti in modo pacifico e di promuovere la convivenza armoniosa tra diverse comunità.