
Capannelle a rischio chiusura: l’appello al governo per salvare l’ippodromo

Corsa contro il tempo per scongiurare la chiusura dell’ippodromo di Capannelle, simbolo della tradizione ippica romana. Il prossimo 31 dicembre scadrà il contratto con Hippogroup, attuale concessionaria della struttura, e senza un nuovo bando tutto rischia di fermarsi: gare, eventi, manutenzione, sicurezza e persino la celebre kermesse musicale “Rock in Roma”. A pesare sulla situazione è una “cartella” da cinque milioni di euro tra canoni arretrati e contenziosi, e un problema strutturale che si trascina da anni.
Venerdì scorso si è tenuto un incontro tra il Comune e Hippogroup, durante il quale l’assessore ai grandi eventi, Alessandro Onorato, ha sottolineato la necessità di maggiori fondi per garantire la continuità dell’attività dell’ippodromo. “Servono risorse per mantenere in vita Capannelle e per tutelare il settore ippico, ormai in crisi cronica,” ha dichiarato ai cronisti Onorato, che ha ribadito l’importanza del supporto del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare.
Tuttavia, il bando-ponte che avrebbe potuto rappresentare una soluzione temporanea è andato deserto. Ora tutto è nelle mani del TAR, che mercoledì prossimo si pronuncerà sulla possibilità di un’estensione contrattuale per Hippogroup. Ma il tempo stringe, e senza un piano concreto, dal 1° gennaio 2025 Capannelle potrebbe chiudere i battenti, lasciando centinaia di famiglie senza lavoro e privando Roma di un punto di riferimento storico e culturale.
Il Ministero, da parte sua, ha replicato alle critiche ricordando i fondi già stanziati per il settore, ma il Campidoglio accusa ritardi nell’assegnazione dei bandi e nella gestione delle risorse. “Capannelle rappresenta un patrimonio per la città e per l’Italia intera. Non possiamo permetterci di perderlo,” ha concluso Onorato.
Se il Tar non fornirà risposte definitive, il futuro dell’ippodromo appare sempre più incerto. Intanto, gli appassionati e i lavoratori del settore attendono con apprensione le prossime decisioni, nella speranza di un intervento che possa salvare uno dei luoghi simbolo dell’ippica italiana.