
Bufera su Gualtieri per i 270mila euro spesi per l’evento pro-Europa

Il silenzio del sindaco di Roma Roberto Gualtieri sulla manifestazione del 15 marzo in piazza del Popolo organizzata dal giornlista di Repubblica Michele Serra accende la polemica. L’evento, che secondo l’opposizione ha avuto una chiara connotazione politica, visto il tenore degli ospiti invitati sul palco a parlare, è costato 270mila euro alle casse del Campidoglio. A denunciarlo sono le forze di centrodestra, che accusano il sindaco di aver utilizzato fondi pubblici per finanziare un comizio di parte.
“Mentre emergono i dettagli sulle spese esorbitanti sostenute da Roma Capitale, il sindaco continua a tacere. Nessuna spiegazione su palco, badge, treni e ospitalità. Il suo silenzio è assordante”, ha dichiarato al quotidiano Libero Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, promotore di una denuncia alla Corte dei Conti.
Durante la seduta dell’assemblea capitolina, Fratelli d’Italia ha inscenato una protesta, srotolando uno striscione con la scritta “Gualtieri vergogna Capitale”. Presenti anche il coordinatore romano Marco Perissa e la consigliera regionale Laura Corrotti. Il partito chiede le dimissioni del sindaco, mentre oggi si terrà una riunione della commissione trasparenza.
“Le manifestazioni di parte se le pagano le parti”, ha aggiunto Matteo Salvini, intervenendo da Roma. Anche Forza Italia si unisce al coro con i consiglieri Rachele Mussolini e Francesco Carpano, che domandano: “Il Comune dovrebbe garantire servizi, non organizzare eventi politici con i soldi dei cittadini”.
Non solo Roma. Il sindaco di Bologna avrebbe convocato un evento simile, e Fratelli d’Italia annuncia un nuovo esposto anche in quella sede. “Presenteremo denuncia alla procura per fare chiarezza sulle spese”, ha dichiarato il deputato Galeazzo Bignami.
Il caso è tutt’altro che chiuso. L’opposizione chiede trasparenza, mentre i cittadini attendono risposte su come vengono impiegate le risorse pubbliche in una capitale in difficoltà.