
Bomba nella notte ad Acilia: cresce l’allarme sul litorale romano

Ancora un’esplosione nella notte sul litorale romano. Dopo i numerosi episodi degli ultimi mesi, un nuovo ordigno rudimentale è stato fatto esplodere in via Macchia Saponara, ad Acilia, nei pressi dell’incrocio con via Achille Tamburlini. L’obiettivo, secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, sarebbe stato un centro estetico Solarium, i cui locali sono stati danneggiati insieme ai vetri di due auto parcheggiate nelle vicinanze.
Erano da poco passate le due di notte quando un forte boato ha svegliato i residenti della zona. L’esplosione, talmente potente da far scattare numerosi antifurti, ha provocato il panico tra gli abitanti, molti dei quali si sono riversati in strada per capire cosa fosse accaduto. «Stavo dormendo – racconta un residente – quando un boato ha fatto tremare il palazzo. Ho pensato subito a qualcosa di grave. Ho avuto paura e sono sceso per vedere cosa fosse successo. Dopo pochi minuti sono arrivati i carabinieri».
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del reparto territoriale di Ostia e gli esperti della Scientifica dell’Arma, che hanno avviato i rilievi. Tra i frammenti trovati, un pezzo di cilindro metallico che avrebbe contenuto la polvere da sparo e residui di una miccia artigianale, elementi che confermano la natura dolosa dell’ordigno.
Gli investigatori escludono l’ipotesi della bravata e si concentrano invece su un atto intimidatorio. L’ordigno sarebbe stato collocato direttamente davanti al Solarium, sul marciapiede che costeggia la strada, e fatto esplodere a distanza ravvicinata. Gli inquirenti stanno ora analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze per individuare i responsabili.
L’episodio si aggiunge a una preoccupante serie di attentati che negli ultimi mesi hanno scosso il litorale romano. Dall’inizio dell’estate, infatti, si sono verificati diversi episodi analoghi: ordigni esplosi davanti a una palestra di pugilato in via delle Azzorre, una molotov lanciata contro un ristorante, un incendio doloso in un rimessaggio di barche in via delle Orcadi e due esplosioni tra luglio e agosto in via Costanzo Casana e via Vega, con gravi danni a edifici e veicoli.
Tutti casi, finora, rimasti senza un colpevole. Gli inquirenti non escludono che dietro questa escalation possa esserci la mano della criminalità organizzata, impegnata in regolamenti di conti o intimidazioni legate al controllo delle attività economiche locali. Il livello di allerta è stato alzato, e i carabinieri stanno incrociando i dati delle recenti indagini per trovare un filo conduttore tra i diversi episodi. Finora gli ordigni esplosi avevano lo scopo di intimidire o marcare il territorio e non hanno provocato feriti, o peggio: il timore è che si possa passare presto ad un livello maggiore di violenza.