
Anzio, affonda un peschereccio. Perde la vita un 68enne, salvo il figlio

Una tragedia si è consumata la mattina del 25 giugno al largo di Anzio, quando il motopeschereccio Resurgo, a bordo del quale si trovavano il comandante Tony Magliozzi, 68 anni, e suo figlio Andrea, 38 anni, è affondato rapidamente a causa di un’improvvisa imbardata. L’imbarcazione, di sedici metri e costruita in legno, ha imbarcato acqua e si è capovolta in pochi minuti, a circa cinque miglia dalla costa. Il tragico incidente ha avuto esito drammatico per Tony, mentre Andrea è stato miracolosamente salvato dai soccorritori. La tragedia ha colpito profondamente un’intera comunità che ha perso uno dei suoi pescatori più esperti e appassionati.
Le cause esatte del naufragio sono ancora in fase di accertamento, ma si ipotizza che il motopeschereccio abbia urtato uno scoglio o che la rete da pesca sia rimasta impigliata sul fondale, causando l’inclinazione improvvisa della barca. L’incidente è avvenuto nelle prime ore della mattina, quando Tony e Andrea avevano appena iniziato la loro consueta battuta di pesca nella zona della secca Costaguti. A intervenire tempestivamente sono stati mezzi della Capitaneria di Porto di Anzio e i sommozzatori dei vigili del fuoco di Civitavecchia e Napoli, che hanno operato in profondità per cercare il corpo di Tony. Andrea è stato salvato dall’equipaggio del motopeschereccio Paola Madre, comandato da Angelo Grillo, che ha sentito il suo grido di aiuto e lo ha tratto in salvo.
Sul molo di Anzio, Andrea Magliozzi, visibilmente scosso, ha raccontato i drammatici momenti del naufragio. “Eravamo nella zona della secca, e improvvisamente il mare ci ha spinto verso gli scogli. Ho detto a mio padre che la barca stava per ribaltarsi. Lui ha cercato di raddrizzarla, ma è stato tutto così rapido. Abbiamo preso un’onda, e da lì non ricordo più nulla.” Andrea ha poi ricordato come il padre, che aveva fatto sacrifici per acquistare il motopeschereccio, aveva sempre sognato di continuare a pescare insieme a lui, per mantenere viva la passione per il mare. “Era sempre stato un uomo forte“, ha concluso, riconoscendo il legame indissolubile che univa lui e suo padre.
Il sindaco di Anzio, Aurelio Lo Fazio, è intervenuto per portare la vicinanza della comunità alla famiglia Magliozzi. Nonostante le difficoltà della situazione, la speranza è rimasta viva fino all’ultimo, ma con il passare delle ore le probabilità di trovare Tony in vita si erano assottigliate. Poi, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno purtroppo individuato il corpo del 68enne: il naufragio del suo peschereccio gli è stato fatale. La cognata di Tony, Nunzia, ha raccontato come il pescatore, pur potendo andare in pensione, avesse scelto di continuare a lavorare con passione, soprattutto per stare vicino al figlio. Un anno prima, padre e figlio avevano acquistato il motopeschereccio per proseguire insieme la loro attività.