
Alta tensione alla Sapienza: scontri tra collettivi di sinistra e polizia

La Sapienza è stata teatro di tensioni durante la giornata conclusiva delle elezioni studentesche. Gli scontri, avvenuti davanti alla facoltà di Economia, hanno coinvolto gruppi di collettivi autonomi e le forze dell’ordine. In mattinata, studenti della lista Azione Universitaria si erano radunati insieme a rappresentanti di Gioventù Nazionale per presidiare le scalinate di Economia, esponendo lo striscione: “Nessuno ci potrà fermare, la libertà si difende come si deve”. Parallelamente, davanti alla facoltà di Scienze Politiche si svolgeva un’assemblea pubblica organizzata dai collettivi.
La tensione è esplosa quando alcuni studenti dei collettivi hanno cercato di raggiungere la postazione di Azione Universitaria, imboccando via Castro Laurenziano. La polizia è intervenuta per impedire il contatto, caricando i manifestanti. Gli studenti dei collettivi, costretti a ritirarsi verso Tiburtina, hanno successivamente tentato di riorganizzarsi, attraversando nuovamente il piazzale di Economia. Qui i tafferugli si sono intensificati, con lanci di fumogeni e cariche da entrambe le parti.
Nel pomeriggio, altri episodi di protesta hanno coinvolto gli stessi collettivi, che hanno manifestato all’esterno dell’università contro la presenza di quelli che loro sostenevano essere fascisti all’interno dell’ateneo, mentre in realtà si trattava semplicemente di studenti di destra. Nonostante gli scontri, il processo elettorale è proseguito regolarmente, premiando la lista Sapienza Futura con un seggio nel CDA e Liberiamo Sapienza con uno nel Senato Accademico.
In un post su Instagram, la rettrice Antonella Polimeni ha espresso soddisfazione per la conclusione delle elezioni, sottolineando l’importanza del confronto democratico tra idee diverse. Tuttavia, i collettivi di sinistra, non riconoscendo i risultati, hanno denunciato irregolarità nel voto online, dichiarando che il sistema “non garantisce trasparenza”. Nonostante ciò, il risultato elettorale conferma la varietà politica e il coinvolgimento attivo degli studenti dell’ateneo.