
Tangenti sugli appalti stradali, si indaga sui lavori eseguiti per il Giubileo

A Roma, il Giubileo, evento atteso dai fedeli e importante per la città, si è trasformato in un’occasione per trame oscure legate agli appalti. Un’indagine della Guardia di Finanza ha portato alla luce un presunto sistema di corruzione che coinvolge imprenditori, funzionari comunali e addirittura membri delle forze dell’ordine. Al centro delle indagini c’è l’imprenditore romano Mirko Pellegrini, coinvolto in appalti stradali e di infrastrutture e sospettato di avere manovrato diversi enti pubblici per aggiudicarsi i lavori. Un nome peraltro già noto alla Magistratura, a Reggio Calabria, relativamente ad un’indagine su gare truccate per i lavori sull’autostrada.
Gli inquirenti hanno scoperto che Pellegrini avrebbe costituito 17 diverse aziende per accedere agli appalti, aggirando i limiti previsti per evitare il monopolio delle gare. Questo sistema avrebbe incluso il pagamento di tangenti e presunti accordi fraudolenti con alcuni uffici del Comune di Roma. Coinvolti anche funzionari di diversi dipartimenti, che avrebbero favorito il passaggio di appalti strategici, necessari alla preparazione del Giubileo. Una volta ottenuti gli appalti con questi sistemi, i lavori sarebbero poi stati condotti al risparmio, diminuendo oltre il lecito lo spessore del manto di asfalto e le quantità di materiale impiegato, per abbassare i costi e far così lievitare i profitti.
La portata del presunto sistema è ampia: si parla di opere stradali, sistemazioni urbane e interventi di manutenzione. I progetti più significativi si sono concentrati nel centro storico, tra cui aree vicine al Vaticano, al Campidoglio e al cuore della città. Secondo gli investigatori, il giro d’affari ammonterebbe a circa 100 milioni di euro, soldi pubblici potenzialmente dirottati a fini personali. L’indagine ha sollevato dubbi sull’efficacia dei controlli e sulla trasparenza nella gestione dei fondi per un evento di portata internazionale come il Giubileo, che avrebbe dovuto rappresentare un’opportunità di rilancio per la Capitale.
Intanto, il Comune ha istituito una commissione tecnica per monitorare la situazione, cercando di garantire la trasparenza e l’integrità negli appalti futuri.