
Autostrade, rimborsi per le code: dal 2026 scatta il nuovo sistema
La rivoluzione sulle autostrade italiane è alle porte: dal 2026 gli automobilisti bloccati tra cantieri e code potranno ottenere un rimborso, totale o parziale, del pedaggio pagato. La misura, approvata con la delibera 211/2025 dell’Autorità di regolazione dei trasporti, introduce per la prima volta un sistema nazionale di compensazione del disagio, rendendo esigibile il principio secondo cui il prezzo del pedaggio deve riflettere la qualità del servizio effettivamente usufruito. Una novità destinata a incidere sulle abitudini dei cinque milioni di veicoli che ogni giorno percorrono la rete autostradale.
Il meccanismo sarà attivo dal 1° giugno 2026 sulle tratte con un unico concessionario e dal 1° dicembre sulle tratte multigestore. «Un sistema unico in Europa, applicabile all’intera rete», sottolinea il presidente di Art, Nicola Zaccheo, spiegando che l’obiettivo è ribadire che «il pedaggio deve essere equo e proporzionato al servizio erogato». Allo stesso tempo, avverte Zaccheo, occorre garantire un equilibrio sostenibile per la gestione delle infrastrutture: «La tutela degli utenti deve convivere con la tenuta economica del sistema».
Il diritto al rimborso varierà in base alla lunghezza della tratta e al ritardo accumulato. Per i cantieri programmati, l’indennizzo è sempre previsto sotto i 30 chilometri, mentre tra 30 e 50 sarà riconosciuto se il ritardo supera i dieci minuti; sopra i 50 chilometri la soglia sale a quindici minuti. Nei casi di blocco totale della circolazione, l’indennizzo potrà arrivare al 100% del pedaggio: 50% per ritardi tra 60 e 119 minuti, 75% tra 120 e 179 minuti, rimborso integrale oltre le tre ore. Un algoritmo calcolerà l’entità del rimborso sulla base della riduzione delle corsie, delle deviazioni obbligatorie, delle dimensioni del cantiere e dei tempi di percorrenza standard. Restano esclusi i cantieri emergenziali per incidenti, soccorsi o eventi meteo eccezionali.
L’Autorità introduce anche una app dedicata: sarà possibile consultare la situazione del traffico in tempo reale e richiedere il rimborso, con accredito comunicato entro dieci giorni e versamento entro altri cinque o dieci a seconda della modalità scelta. Per chi non usa strumenti digitali sono previsti numeri verdi e portali web. Nei rimborsi inferiori ai dieci centesimi verrà utilizzato un borsellino elettronico che accumulerà il credito fino a un euro.
Assoutenti accoglie con favore il provvedimento, pur chiedendo un tavolo permanente di monitoraggio. Più critico il Codacons, che segnala il rischio che i concessionari possano recuperare integralmente le somme rimborsate tramite aumenti delle tariffe. La normativa, infatti, consente ai gestori di recuperare il 100% dei rimborsi per cantieri programmati fino al 2027 (percentuale che scende progressivamente negli anni successivi) e l’intero importo in caso di blocchi dovuti a forza maggiore, purché siano rispettati gli obblighi informativi e adottate le misure per ridurre i disagi. L’Autorità assicura però che l’impatto sulle tariffe sarà «praticamente impercettibile per gli utenti».
M.M.