
Arriva il Black Friday, si svuotano gli armadi per fare posto agli acquisti
Prima si prepara il carrello, poi si studiano le offerte. Ma per molti italiani il vero rituale del Black Friday inizia altrove: negli armadi, nei cassetti, negli scatoloni dimenticati da anni. A pochi giorni dall’ondata di sconti, migliaia di persone rispolverano tutto ciò che non usano più e lo mettono in vendita sulle piattaforme dell’usato. Il risultato è un fenomeno in forte crescita: il decluttering pre-Black Friday, una nuova forma di economia domestica che trasforma gli oggetti inutilizzati in risorse per gli acquisti imminenti.
Secondo uno studio Ipsos per eBay realizzato nel 2025, nelle case degli italiani si nascondono in media 36 oggetti inutilizzati, tra vestiti mai indossati, borse dimenticate, piccoli elettrodomestici duplicati, giochi o regali rimasti nel cassetto. Più del 60% degli intervistati ha venduto almeno un oggetto online negli ultimi dodici mesi e due italiani su tre hanno incassato fino a 200 euro, spesso reinvestiti subito durante la stagione degli sconti. È una specie di salvadanaio circolare: si libera spazio e, al tempo stesso, si accumula liquidità per rinnovare la casa o il guardaroba.
A guidare il trend sono soprattutto Millennials e Gen Z, con livelli di istruzione medio-alti e concentrati nelle regioni più digitalizzate come Lombardia, Lazio e Campania. Per loro vendere non è solo una questione di ordine, ma un modo per ridurre gli sprechi, rinnovare ciò che si possiede e finanziare acquisti più utili o desiderati. Il decluttering diventa così un rituale annuale, scandito dall’arrivo del Black Friday, in cui armadi e cantine si trasformano in veri mercatini privati: si scattano foto, si impostano i prezzi, si negozia. In molte famiglie nasce perfino una micro contrattazione interna: c’è chi propone di vendere un frullatore mai aperto per comprare un robot da cucina di fascia più alta o chi cerca di convincere il partner a liberarsi delle scarpe dell’anno precedente per finanziare un nuovo paio.
Il fenomeno è osservato con attenzione dagli esperti del settore moda e lifestyle. Camilla Scaioli, fashion consultant e founder del brand Nostalgia Nostalgica, conferma la logica alla base della tendenza: «Il senso del decluttering è sostituire un capo con un altro, quindi il Black Friday è effettivamente una soluzione economicamente vantaggiosa». Allo stesso tempo, Scaioli mette in guardia dal rischio opposto: «Il problema è l’effetto bombardamento: ci sono talmente tanti brand che propongono offerte che si perde la capacità di mettere a fuoco ciò che serve davvero. Si rischia di acquistare per impulso, non per necessità». Per lei, la chiave sta nella lucidità del consumatore: «Occorre fermarsi un attimo e chiedersi: cosa utilizzo davvero? Cosa sto comprando solo perché è scontato? Senza queste domande si perde la logica del decluttering e anche quella del risparmio».
Il decluttering pre-Black Friday, dunque, non è solo una moda passeggera: è un processo sempre più radicato nella cultura del consumo digitale. Un modo per dare una seconda vita agli oggetti inutilizzati, alleggerire le case e finanziare acquisti più consapevoli. Purché, avvertono gli esperti, non si trasformi nell’ennesimo incentivo a comprare il superfluo.