
Firmato il contratto 2022-2024 per la Sanità: aumenti fino a 172 euro al mese
Per 581.000 professionisti non medici del Servizio sanitario nazionale — tra infermieri, ostetriche, operatori socio-sanitari, tecnici e personale amministrativo — è in arrivo un aumento medio lordo mensile di 172 euro. Domani sarà firmato definitivamente il contratto collettivo nazionale 2022-2024 del comparto Sanità, dopo il via libera della Corte dei Conti. Oltre all’aumento mensile, i lavoratori riceveranno arretrati compresi tra 900 e 1.270 euro, in base al profilo professionale.
Nel dettaglio, l’incremento degli stipendi tabellari sarà in media di 145 euro, a cui si sommano 16,91 euro di indennità di pronto soccorso, 3,38 euro di indennità di specificità infermieristica, 5,52 euro per il superamento del limite dei trattamenti accessori e 1,45 euro per l’indennità di tutela del malato. Il pagamento degli arretrati per il biennio 2024-2025 sarà automatico in busta paga, mentre quelli del 2022 e 2023 sono già stati erogati. Il contratto non si limita agli aspetti economici ma introduce anche importanti innovazioni normative. Per il personale over 60 è prevista la riduzione dei turni notturni, mentre vengono fissati nuovi limiti alla pronta disponibilità, per evitare che venga usata per coprire carenze strutturali.
In risposta ai sempre più frequenti episodi di violenza contro gli operatori sanitari, viene sancito un principio fondamentale: le aziende sanitarie dovranno sostenere le spese legali per la difesa dei lavoratori aggrediti. Inoltre, il contratto amplia la possibilità di donare o ricevere giorni di ferie tra colleghi, favorendo una maggiore solidarietà interna. L’accordo, atteso da mesi, ha trovato la sua conclusione dopo lunghe trattative con i sindacati. «Abbiamo ottenuto un risultato importante che restituisce dignità e riconoscimento a chi ogni giorno garantisce la salute pubblica», è la posizione condivisa dai rappresentanti delle sigle firmatarie.
Con la firma del contratto 2022-2024 si apre ora il cantiere per la prossima stagione contrattuale 2025-2027, che dovrebbe prevedere un ulteriore aumento medio del 6,9%. La prossima settimana è prevista anche la firma dell’Accordo quadro per la definizione dei comparti di contrattazione, che permetterà all’Aran di avviare i nuovi tavoli negoziali, partendo proprio da Sanità e Funzioni centrali. Nel frattempo, la legge di Bilancio ha destinato 2,4 miliardi di euro in più nel 2026 e 2,65 miliardi sia nel 2027 che nel 2028, risorse che serviranno per potenziare l’indennità di specificità di medici e infermieri e favorire nuove assunzioni nel settore. Dopo anni di tensioni e rinvii, l’accordo rappresenta un passo avanti significativo per il personale sanitario italiano, chiamato ogni giorno a sostenere uno dei pilastri fondamentali del Paese: il Servizio sanitario nazionale.