
Roma, proteste pro Palestina: occupato l’istituto Rossellini dopo la Sapienza

Le proteste pro Palestina non si fermano e, da Roma, passano dalle università alle scuole. Dopo l’occupazione simbolica della facoltà di Lettere alla Sapienza di lunedì 22 settembre, ieri mattina è stato occupato anche l’Istituto Cine-Tv Roberto Rossellini, nel quartiere Ostiense. Un gesto che segna il primo stop all’anno scolastico appena iniziato e che apre nuove tensioni tra studenti, genitori e istituzioni.
Gli studenti, entrati nella sede succursale di via Libetta, hanno esposto lo striscione «Dalle piazze alle scuole, blocchiamo tutto» e pubblicato un comunicato in cui spiegano le ragioni dell’iniziativa. L’azione è stata promossa dal collettivo Osa, vicino al movimento universitario Cambiare Rotta, che aveva lanciato un appello alle scuole dopo l’occupazione della Sapienza. «Abbiamo deciso di occupare in risposta all’appello degli universitari», ha spiegato Viola, studentessa del Rossellini.
La dirigente scolastica Maria Spinavaria ha denunciato che gli occupanti hanno scardinato l’allarme e impedito l’accesso all’edificio. «Siamo stati colti di sorpresa e siamo preoccupati. Anche un danno minimo pesa su una scuola fragile» ha dichiarato. Sconcerto anche tra i genitori: «Non ci aspettavamo un gesto simile, temiamo per la sicurezza all’interno della scuola», ha aggiunto Silvano Fraticelli, consigliere d’istituto.
Nel frattempo, all’interno della Sapienza la mobilitazione non si ferma. Dopo aver sostenuto sui social l’occupazione del Rossellini, gli universitari hanno proclamato uno “stato di agitazione permanente”. Durante la giornata, le lezioni sono state interrotte nelle facoltà di Fisica, Scienze politiche e Giurisprudenza. I collettivi hanno poi organizzato un’assemblea a Lettere e un nuovo corteo all’interno della città universitaria, arrivando a occupare nuovamente il cantiere del rettorato.
Gli attivisti hanno annunciato che i cortei diventeranno un appuntamento quotidiano, con lo slogan: «Cortei tutti i giorni, guerra alla guerra». Già fissati i prossimi incontri: un’assemblea nel pomeriggio e un corteo a Scienze politiche venerdì.
Il clima resta teso. In serata, un gruppo della Rete Studenti Medi ha rovesciato nella Fontana di Trevi delle barchette di carta con i colori della Palestina, in solidarietà con la missione della Global Sumud Flotilla. Le forze dell’ordine, che hanno definito l’edificio del Rossellini formalmente occupato senza però intervenire, monitorano la situazione per evitare nuove degenerazioni.
L’allerta resta alta, anche alla luce dei precedenti: lo scorso anno le occupazioni, in particolare quella del liceo Gullace, hanno provocato danni per oltre due milioni di euro. I collettivi, però, annunciano che questa è solo la prima fase: «È solo l’inizio», scrivono sui social.