
Roma, turisti picchiati e rapinati da 3 nordafricani a Largo Torre Argentina

Attimi di paura nel cuore di Roma, a Largo Torre Argentina, per una coppia di turisti tedeschi che è stata aggredita e derubata da una banda di tre uomini armati di spray al peperoncino. L’episodio è avvenuto sabato sera, quando la donna è stata avvicinata da tre stranieri di origini nordafricane durante un momento di distrazione del fidanzato.
I malviventi hanno iniziato a molestarla con frasi oscene e apprezzamenti, finché il compagno è intervenuto in sua difesa. A quel punto, la banda ha circondato la coppia, tentando di strapparle la collanina e il cellulare. Ne è nata una colluttazione violenta, conclusasi con uno degli aggressori che ha usato lo spray urticante per garantirsi la fuga. «Abbiamo vissuto momenti di vero terrore», ha raccontato la vittima agli inquirenti.
Le urla della ragazza hanno attirato l’attenzione di un agente del commissariato Appio, libero dal servizio, che è intervenuto per fermare la lite. In aiuto è accorso anche un tassista di passaggio. I due, insieme alla coppia aggredita, hanno fornito agli agenti del commissariato Trevi Anco Marzio una descrizione dettagliata dei rapinatori, in particolare del presunto capo, vestito con una maglietta gialla e nera.
Subito è scattata una battuta di ricerca nel Centro storico, con agenti in borghese e in divisa. In pochi minuti, uno dei sospettati è stato individuato in via del Corso mentre cercava di confondersi tra i turisti ed entrare in un negozio.
Il fermato, un 25enne tunisino irregolare in Italia, è stato portato in Questura e riconosciuto dalla coppia e dai testimoni in un confronto all’americana. Arrestato per tentata rapina in concorso, è ora in carcere mentre proseguono le indagini per identificare gli altri due complici, che secondo le prime informazioni sarebbero anch’essi di origini tunisine.
Gli investigatori stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza e incrociando i dati con altre denunce di rapine commesse nelle ultime settimane nelle zone del Centro e nei pressi della stazione Termini. «Il 25enne arrestato non ha fornito alcun elemento utile per risalire ai suoi complici», hanno precisato gli investigatori. Durante la perquisizione è stato trovato un cellulare appartenente all’arrestato, su cui sono in corso accertamenti: dai tabulati telefonici potrebbe arrivare la svolta per individuare l’intera banda.