
Roma da tutto esaurito: con Sinner e il nuovo Papa è boom prenotazioni

La Capitale si appresta a vivere un fine settimana di intensa attività e grande affluenza turistica, trainata dall’imminente intronizzazione di Papa Leone XIV e dagli attesissimi Internazionali di tennis. Le previsioni parlano chiaro: alberghi e ristoranti sono lanciati verso il sold out, confermando un trend positivo per il settore.
“Gli alberghi segnano già l’85% delle richieste,” conferma Federalberghi, sottolineando come questo dato sia “in linea con il periodo dell’anno,” ma chiaramente amplificato dagli eventi in programma. Anche bed & breakfast e affittacamere registrano un’impennata di prenotazioni, avvicinandosi rapidamente al completo.
Parallelamente, è già partita la corsa ai ristoranti, con le prenotazioni che hanno raggiunto il 70% dei coperti disponibili. Le stime indicano un probabile tutto esaurito nel fine settimana, con previsioni di incassi che si aggirano tra i 35 e i 40 milioni di euro.
“Sabato e domenica prossima saranno le giornate clou,” evidenzia Claudio Pica, Presidente Fiepet Confesercenti Roma al quotidiano Il Messaggero. “Al momento le zone del Centro e quelle del litorale romano sono quelle più richieste.” Tuttavia, l’effetto positivo non si limita a queste aree. “In vista degli appuntamenti del Papa, si confermano comunque i dati positivi nel settore della consumazione che riguarda non solo i ristoranti ma anche i bar, gelaterie e le tavole calde. Un effetto – aggiunge il presidente Pica – da legare anche agli Internazionali di tennis e agli appuntamenti sportivi in calendario in città. Una serie di fattori che stanno spingendo le presenze e alimentando il settore in vista dell’estate.”
Nonostante il forte interesse per il centro e il litorale, Pica precisa: “Numeri, presenze e incassi stanno registrando ottimi risultati anche nelle aree più periferiche. In sostanza – conclude il presidente di Confesercenti – la tendenza positiva si allarga a tutta la città come già avevamo rilevato lo scorso mese.”
Questo boom fa seguito a una prima impennata registrata nell’ultima settimana di aprile, coincisa con le festività pasquali, le esequie di Papa Francesco e gli eventi del Giubileo della Misericordia. In particolare, i funerali di Bergoglio avevano richiamato centinaia di migliaia di turisti e pellegrini, con ben 400 mila persone a Piazza San Pietro il 26 aprile. Ora, l’attenzione si concentra sull’intronizzazione del nuovo pontefice.
Questa ripresa del settore alberghiero e della ristorazione segna un ritorno alla normalità dopo i difficili anni della pandemia. L’elezione del pontefice nato a Chicago, Robert Francis Prevost (Papa Leone XIV), ha già prodotto un’interessante dinamica: un aumento significativo di turisti americani nella Capitale.
Le piattaforme specializzate nel turismo hanno registrato un balzo del 36% nelle ricerche di voli e alloggi a Roma da parte di turisti statunitensi dall’inizio del Conclave. Un fenomeno simile si era verificato con l’elezione di Papa Francesco, che aveva portato a un incremento di visitatori argentini.
I numeri parlano chiaro: nel 2024 si sono registrati 2,1 milioni di arrivi dagli USA e 5 milioni di presenze nell’area della Capitale. Nei primi due mesi del 2025, si contano già 249 mila arrivi e 633 mila presenze nella città metropolitana. E tra aprile e maggio, i visitatori nordamericani rappresentano già il 27% delle prenotazioni alberghiere.
Le previsioni sono ottimistiche: entro un anno, il turismo statunitense potrebbe far crescere del 5-6% la porzione del PIL di Roma legata al turismo, con un impatto positivo annuo stimato tra i 400 e i 450 milioni di euro. I turisti americani, definiti “alto-spendenti”, rappresentano una risorsa preziosa per l’economia romana grazie al loro elevato potere d’acquisto.