
La Lazio vince ad Empoli, ma il post-partita è infuocato

La Lazio porta a casa tre punti fondamentali nella corsa alla Champions League, superando l’Empoli per 1-0 in una partita combattuta. Tuttavia, il risultato sportivo è passato in secondo piano a causa delle dichiarazioni esplosive del direttore sportivo biancoceleste, Angelo Fabiani, che si è presentato in sala stampa al posto dell’allenatore Marco Baroni e di qualsiasi giocatore.
Con un tono fermo e visibilmente adirato, Fabiani ha esordito: “Non è per mettere il bavaglio ai nostri tesserati o tecnico, ma vengo io per esprimere lo stato d’animo della Lazio a seguito di episodi sgradevoli, brutti e ignobili”.
Il dirigente laziale è poi entrato nei dettagli di quanto accaduto, pur senza voler deviare il focus dal campo: “Vorrei parlare di calcio, le autorità competenti si occuperanno di quanto accaduto. Chi ci ascolta vuole parlare di calcio e non di aule di tribunale, ma quando si oltrepassa il limite, non c’è più la decenza e si può dire tutto e il suo contrario di tutto non va più bene. Specialmente se va a discapito della società, dei tifosi e della collettività”.
La denuncia più grave ha riguardato un presunto tentativo di ricatto: “Non si può registrare il sottoscritto in maniera fraudolenta, carpendogli chissà quale notizia della quale non sono neanche a conoscenza per farne una forma di ricatto. Mi riferisco al falconiere (Juan Bernabé). Risponderà nelle sedi opportune di tutte quelle nefandezze che ha detto. Vive in Italia e non in Spagna. In Italia se un cittadino viene a conoscenza di un reato ha l’obbligo di andare dai carabinieri, dalla polizia o dagli organi preposti e di denunciare l’accaduto. Non è successo. Accade dopo tanti anni. A me è sembrato un tentativo di estorcere un qualcosa al presidente, come dire: ‘Io non dico stupidaggini, nefandezze, e tu mi riprendi a lavorare nella Lazio’. Lui alla Lazio non verrà mai più a lavorare perché eticamente ha avuto un comportamento che va contro i principi della nostra società e dei nostri tifosi”.
Fabiani ha poi difeso il presidente del club, Claudio Lotito, anch’egli coinvolto nella vicenda: “Per quanto riguarda il presidente non devo difenderlo io. Ha già denunciato l’accaduto. Voi mi insegnate che si possono mettere insieme quattro o cinque telefonate diverse, assemblare alcuni concetti e farla diventare un’unica telefonata. Questo per minare che cosa? La serenità del nostro gruppo, del nostro mister, del nostro ambiente? Non lo possiamo tollerare. Mi assumo tutte le responsabilità, ma questi soggetti dovranno rispondere davanti a un tribunale”.
Sul campo, la Lazio ha conquistato una vittoria preziosa grazie a un gol lampo di Dia, abile a sfruttare un assist di Hysaj dopo soli 53 secondi di gioco. L’Empoli, decimato dalle assenze, ha faticato a rendersi pericoloso, nonostante un tentativo di Marianucci. La partita ha subito una svolta al 39′ con l’espulsione di Colombo per doppia ammonizione, lasciando i padroni di casa in dieci uomini.
Nella ripresa, nonostante i cambi tattici di mister D’Aversa, la Lazio ha controllato il match, sfiorando il raddoppio in diverse occasioni. Brividi per i biancocelesti al 51′ quando un gol di Viti è stato annullato per fuorigioco. Nel finale, anche la Lazio è rimasta in dieci uomini per l’espulsione di Hysaj per doppia ammonizione, ma il risultato non è cambiato.
Nonostante un’ultima occasione sprecata da Isaksen nel recupero, la Lazio ha portato a casa una vittoria fondamentale che la proietta al quarto posto in classifica con 63 punti, a pari merito con Roma e Juventus. La lotta per un posto Champions è più viva che mai.